Le novità della grande prosa a Trento – Di Sandra Matuella
Obbiettivo primario: recuperare il pubblico trentino che negli ultimi anni, soprattutto a causa della crisi economica si è allontanato dai teatri
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È stata presentata oggi la stagione di prosa del Centro Santa Chiara di Trento, la prima firmata dal regista Marco Bernardi: in programma da fine ottobre ad aprile, dieci spettacoli con i grandi nomi del teatro italiano, da Paolo Rossi a Pierfrancesco Favino e Tato Russo, da Angela Finocchiaro a Claudio Bisio, Alessandro Preziosi, Andrea Castelli e Marco Paolini. Ritornano in regione anche la regista Emma Dante con «Le sorelle Macaluso» e il cantautore Simone Cristicchi, con «Magazzino 18», il suo spettacolo teatrale davvero emozionante dedicato all’esodo degli italiani in fuga dalla Jugoslavia nel 1947, che ha ottenuto un grande successo sia in Italia che all’estero.
Questa parata di star del teatro ha una ragione ben precisa: recuperare il pubblico trentino che negli ultimi anni, a causa della crisi economica o di proposte teatrali non sempre ben strutturate, si è allontanato dai teatri.
«È inutile nasconderlo, a Trento la crisi di frequentazione del pubblico a teatro e siamo partiti da lì: il nostro obiettivo nell’arco dei prossimi tre anni è quello di invertire la tendenza e passare dal segno meno al segno più» spiega Marco Bernardi (foto) che dopo la pluridecennale direzione del Teatro Stabile di Bolzano, ora è tornato nella sua città, Trento, appunto, e per i prossimi tre anni sarà il consulente artistico del Centro Santa Chiara per la prosa.
Puntare a un grande pubblico senza rinunciare alla qualità e all’eccellenza artistica è la principale sfida di Bernardi, sfida che, almeno sulla carta, sembra già vinta.
«I nomi del teatro sono importanti, – ha spiegato. – I temi e i titoli affrontati pure, e anche la scelta di collocare gli spettacoli al Teatro Sociale, il teatro bello della città, rappresenta un ulteriore stimolo. A tutto questo poi va aggiunta la possibilità di abbonarsi a tutti gli spettacoli a prezzi molto convenienti.»
«La novità che forse ancor più di altre caratterizza questa annata – spiega il direttore Francesco Nardelli (foto) – è rappresentata da una sensibile riduzione dei prezzi d’ingresso a teatro, della quale beneficeranno soprattutto gli spettatori che sottoscriveranno l’abbonamento ai dieci spettacoli della Grande Prosa.
«Si tratta di un investimento che il Centro Santa Chiara ha inteso operare con un preciso obiettivo: far sì che il proprio pubblico possa seguire per intero questo viaggio nel teatro che porterà sul palcoscenico del Sociale testi di grande repertorio interpretati da autentiche star del panorama nazionale.»
«Un ente che si occupa di programmazione nel campo dello spettacolo dal vivo – ricorda il presidente del Centro, Ivo Gabrielli (foto sotto) – ritengo debba avere due priorità da perseguire: la soddisfazione delle aspettative di quella parte del pubblico che ne segue con costanza l’attività e, al tempo stesso, l’accrescimento del numero delle persone che ne posano apprezzare la proposta culturale nei vari settori dell’offerta artistica.»
Parallelamente alla Grande Prosa ci sarà anche la sezione Altre Tendenze, in scena sempre al Sociale, con cinque nomi altrettanto importanti del teatro sperimentale e di ricerca: sono Marta Cuscunà, virtuosa del teatro di parola e di figura, con «Sorry Boys», un lavoro di forte impatto scenico, coprodotto da Centrale Fies e OperaEstate Festival.
Le altre star del teatro di ricerca in scena al Sociale sono Pippo Delbono, Ascanio Celestini, entrambi si occuperanno della figura di Cristo, la compagnia Motus con «Nella tempesta» ispirato all’omonimo capolavoro shakespeariano, e «Still-life» in cui la compagnia Ricci/Forte affronta la problematica del bullismo omofobico.
La Grande Prosa prenderà il via il 27 ottobre con «La scelta di Cesare», un dramma di Pino Loperfido commissionato dal Teatro Stabile di Bolzano e interpretato da Andrea Castelli, in cui il fantasma di Cesare Battisti si aggira silenzioso tra un padre e un figlio dei giorni nostri.
Un’altra importante produzione dello Stabile di Bolzano che verrà presentata a Trento dal 19 novembre, è «Molière: la recita di Versailles», una divertente commedia autobiografica di Molière: in questo nuovo allestimento bolzanino, il ruolo del grande autore e capocomico francese è affidato a Paolo Rossi; d’eccezione anche la regia, affidata a Giampiero Solari.
Sandra Matuella - [email protected]
L'intera programmazione teatrale tramite questo link.