Ambizione, passione che spinge al cambiamento – Di G. Maiolo

Non va pensata come un peccato, ma di solito non è nemmeno una virtù

In tempi di «smodata ambizione» dei politici, quella che di solito si considera come una volontà e un desiderio di aver successo dove altri non sono riusciti, rappresenta anche una passione perché è intrisa di forti aspetti emotivi e affettivi.
Non va pensata come un peccato, ma di solito non è nemmeno una virtù.
La possiamo ritenere una notevole spinta al cambiamento che può anche far raggiungere obiettivi elevati a chi questa passione la vive e la esibisce.
Di certo è forza, energia, carica interna che muove al miglioramento e alla trasformazione. Senza di essa non vi possono essere mutamenti e anche avanzamenti.
 
L’ambizione quindi è un intenso desiderio di riuscire e di agire per il raggiungimento di un traguardo oppure voglia di realizzare progetti e obiettivi.
E’ passione positiva che alimenta l’IO e soddisfa le sue naturali e legittime aspirazioni. Lo è ancora di più quando l’ambizione nasce da un iniziale svantaggio e conduce il soggetto a compensare ciò che gli è mancato facendolo andare per strade impervie e scomode perché egli possa mettere alla prova se stesso.
Ma è tensione positiva anche quando chi la sente dentro è dotato di autostima e fiducia in sé in quanto utile al processo vitale della trasformazione e del cambiamento, del miglioramento di sé e della crescita personale.
 
Poi però c’è l’ambizione smodata che è una passione straripante, smisurata ed eccessiva.
Quando si presenta in questa forma, genera ansia e preoccupazione continua di soddisfare il proprio IO.
Si accompagna all’avidità e da caratteristica positiva diviene forza che può essere distruttiva.
Chi la vive in forma intesa cerca prevalentemente il successo personale, anche a discapito degli altri.
E se, come accade sovente quando è una passione incontenibile, coincide con il bisogno di ammirazione e di attenzione che può degenerare in desiderio persistente di avere sempre più potere e comando.
 
Alla normale forza di cambiamento si sostituisce il pathos incontrollato e la sofferenza per qualcosa di sconosciuto alla coscienza ma che potrebbe avere qualcosa a che fare con una profonda scontentezza di sé, in alcuni casi derivante da ferite narcisistiche mai sanate.
Perché quella insoddisfazione profonda, che a volte sconfina nell’angoscia, ha qualcosa a che vedere con la mancanza di attenzione e di affetto.
Nell’ambizione eccessiva infatti vi è nascosta la paura di non avere valore e contemporaneamente il timore acuto di perdere di significato agli occhi degli altri.
 
Il pericolo allora di questa passione negativa sta nel fatto che essa può condurre verso comportamenti immorali e poco rispettosi dei diritti degli altri. 
 
Giuseppe Maiolo
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Prof. Giuseppe Maiolo, psicoanalista
Docente di Educazione alla sessualità all'Università di Bolzano Facoltà di Scienze della Formazione.