Una pianta dalle inaspettate qualità – Di Davide Brugna

Ne abbiamo già parlato ma è bene ricordarlo quando sta per avvicinarsi il grande freddo: il corbezzolo

Foto Wikipedia.

Il corbezzolo è una pianta che i progettisti di giardini non dimenticano mai.
Offre grandi soddisfazioni dal punto di vista estetico e non crea preoccupazioni perché resiste benissimo sia alle temperature troppo elevate che a quelle troppo basse.
Il Corbezzolo viene classificato come «arbusto», perché le varietà più compatte si fermano a un paio di metri di altezza, ma vi sono esemplari che raggiungono anche i 7/8 metri.
Possiamo allevarlo sia a cespuglio, quindi con molti rami che dipartono dal basso, oppure ad alberello, nel qual caso posso garantire che è qualcosa di meraviglioso.
 
Come abbiamo annunciato nel titolo, la pianta è apprezzata per tantissime sue qualità. Partiamo dai rami che hanno un bel colore rosso, il fusto è ricoperto da una corteccia anch'essa rossa, anche se leggermente più scura, e leggermente fessurata.
Le foglie sono di medie dimensioni, persistenti e al tatto la consistenza può ricordare il cuoio, la pagina superiore è verde scura e si contrappone a quella inferiore che è molto più chiara.
La caratteristica che rende il Corbezzolo particolare è che nello stesso periodo (ottobre-novembre) nel quale porta i fiori possiamo trovare anche i frutti arrivati a maturazione.
La fioritura è composta da dei piccoli fiori bianchi che ricordano delle lanternine, questi sono riuniti in grappoli e l'effetto che danno sulla pianta è splendido.
 

 
Come accennato prima, oltre ai fiori troviamo anche i frutti, questi sono delle piccole palline di alcuni centimetri di diametro dalla consistenza dura per via via rendersi più morbida avvicinandosi alla maturazione.
La pianta è sostanzialmente tricolore: bianco rosso e verde come la bandiera d’Italia.
Il frutto per essere mangiato deve essere di un bel colore rosso acceso, può essere consumato direttamente dalla pianta, senza doverlo sbucciare, state attenti che all'interno troverete un seme.
Il gusto è abbastanza dolce, mi è capitato di trovarlo sciroppato in qualche ristorante asiatico e devo dire che non è affatto male.
 
Se dovessimo decidere di scegliere questa pianta ricordiamoci che predilige i terreni acidi ma si adatta anche a quelli calcarei, quindi basta aggiungere del terriccio acido nello scavo e concimare con del concime organico di quando in quando.
Possiamo posizionarla sia al pieno sole che alla mezz'ombra, al sole avremo meno problemi dovuti al freddo, l'apporto idrico deve esserci almeno per le prime estati dal trapianto, evitiamo però il ristagno ma per esperienza si tende sempre a darne troppa poca, quindi non siate avari.
Per quanto riguarda la potatura, il Corbezzolo non tollera interventi eccessivi, quindi meglio tagliare poco ogni anno e solo per regolarne la crescita.
Avete capito che abbiamo parlato di una pianta splendida, che decisamente può essere impiegata da sola, rustica e che pure ci regala dei frutti.
 
Come sempre scegliete la qualità dei floricoltori trentini (AFLOVIT), la lista dei vivai e garden associati è disponibile su internet.
Buon lavoro, Brugna, dott. Davide.

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