La commemorazione dei 70 anni dalla morte di Mario Pasi

Il presidente Bruno Dorigatti: «La Costituzione non si tocca – Dobbiamo tornare ad essere come il filo della polenta»

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«I valori che furono di Mario Pasi vanno recuperati e rinsaldati quotidianamente.»
A 70 anni dalla morte di Mario Pasi, medico, alpino, grande eroe della Resistenza, impiccato a 33 anni con altri 9 compagni in provincia di Belluno, il Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti ha ricordato questa mattina in piazza Pasi a Trento, in occasione dell’annuale cerimonia di commemorazione, i valori partigiani e la tensione ideale che condusse 70 anni fa alla fine del secondo conflitto mondiale.
«La Costituzione, scritta di lì a poco sulla spinta di quello stesso idealismo, non va toccata, – ha ammonito Dorigatti. – Viviamo un momento di spaesamento e di sfiducia che è molto lontano dal sentire illuminato che ispirò la mano dei padri costituenti.
«Per questo – ha aggiunto Dorigatti, – è importante la memoria, è essenziale oggi e ogni giorno ricordare personaggi come Pasi che si sono battuti per l’uguaglianza e per la libertà.»
 


«Noi – ha concluso il Presidente citando Sisinio Tribus, storico sindacalista, – dobbiamo tornare ad essere come il filo della polenta, mirare a una società più equa, dove ciascuno abbia indistintamente la propria fetta.
«Solo allora, recuperando valore e idealismo, potremmo guardare con fiducia al presente e costruire un futuro migliore per tutti.»
Alla cerimonia hanno preso parte anche Sandro Schmidt, presidente ANPI del Trentino, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta e, tra gli altri, Rodolfo Bragagna, partigiano Antonio e Corrado Pontalti, partigiano Prua. Quest’ultimo, ha salutato in chiusura i presenti, rivolgendosi in modo particolare ai giovani, «la cui massiccia partecipazione qui oggi – ha detto – è la testimonianza che il nostro sacrificio non è stato vano.»