Stress ed effetti collaterali – Di Nadia Clementi

Parliamone con il dott. Dimitri Peterlana, medico presso la divisione di Medicina Interna dell’Ospedale S. Chiara di Trento

Sempre più lavoro, sempre più responsabilità, sempre più competizione e più cose da fare nell’esistenza di ognuno, tutti i giorni: il ritmo diventa più frenetico e lo stress aumenta.
Con il passare degli anni la vita è cambiata in modo vorticoso. Gli uomini e le donne hanno dovuto imparare a fare i conti con nuove realtà e con nuovi ruoli, sia in ambito personale che in quello lavorativo e familiare.
Un tempo l’uomo lavorava quasi unicamente per mantenere la famiglia e la donna si dedicava per lo più alla vita di casa e alla vita domestica. Coltivava le amicizie e dava il suo contributo anche alla comunità.
In passato esisteva in sostanza una netta distinzione dei compiti femminili e maschili.
 
Con l’aumento del costo della vita molte donne sono state chiamate a contribuire al mantenimento familiare e nel contempo è nata una sorta di risveglio del sesso debole che ha indotto a sviluppare nuove capacità professionali.
Oggi, una donna, oltre al lavoro e alla carriera, deve sopperire anche alla gestione della casa e dei figli, pertanto deve necessariamente coinvolgere il compagno, compiacente o meno, nel ménage familiare.
 
Spesso, rientrare a casa dopo una giornata faticosa e impegnativa e dover affrontare altre incombenze genera ansia e più si avverte l’ansia di fare tutto quello che si ha in mente o che si deve adempiere, più aumenta il livello di stress.
Troppe sono le cose da sbrigare prima di potersi rilassare. Sentirsi sopraffatti da tanti impegni porta stanchezza e talvolta esaurimento delle energie positive.
Sembra che non ci sia mai abbastanza tempo per fare tutto quello che dovremmo fare.
 
Lavoriamo tutto il giorno, ci spostiamo freneticamente da una parte all’altra, e proprio nel momento in cui stiamo per staccare la spina e prendere una meritata pausa, ecco che arriva l’imprevisto che ci costringe a rimetterci in funzione.
Non è certo salutare seguire uno stile di vita di questo tipo. D’altra parte, oggi come oggi, è praticamente impossibile sovvertire questo ritmo...
Ecco perché si genera lo stress fisico e mentale, dovuto alla fatica, alle eccessive pressioni, preoccupazioni, angosce della vita moderna.
 
Molte volte si è anche stressati a causa del proprio aspetto fisico: sia sul lavoro che nella vita privata si deve sempre apparire perfetti e mantenersi in condizioni perfette o quasi costa molta fatica.
I sintomi causati dallo stress e dall’ansia causano numerosi problemi nella vita di una persona.
Dunque sarà bene conoscerli con l’aiuto di un esperto per ridurli, imparando ad affrontare nel miglior modo la propria quotidianità e le sfide che la vita di ogni giorno ci pone.
 
Abbiamo chiesto al medico dott. Dimitri Peterlana cos’è lo Stress.
Ecco la risposta.

È uno stato mentale o emozionale di tensione/pressione che insorge in circostanze pericolose o di elevata richiesta. È una condizione istintiva finalizzata alla difesa e alla conservazione.
Questo istinto ci permette di rispondere prontamente a situazioni di pericolo estremo come, ad esempio, di correre lontano da un pericolo percepito. Si tratta quindi di un fenomeno normale, fisiologico.
 
Lo stress induce nel nostro organismo una serie di modificazioni che si possono schematizzare nel seguente modo:
1. il cervello produce dei segnali ormonali (ACTH e ADH) che stimolano altre ghiandole a produrre altri ormoni (Cortisolo, Aldosterone); al termine di una serie di eventi a cascata, l’organismo ha disposizione energia pronta per i muscoli e gli altri organi, si percepisce meno dolore e si ha una maggior tolleranza alla fatica;
2. viene attivato una parte del nostro sistema nervoso (il sistema nervoso autonomo) il quale libera dei neurotrasmettitori che determinano l’ aumento della pressione arteriosa, l’incremento dei battiti cardiaci (tachicardia) e la frequenza del respiro.
 
È intuibile come questi effetti siano importanti per permettere al nostro organismo di scattare, di essere performanti di fronte ad una richiesta improvvisa, come quello di “scappare”.
Ma il mondo in cui noi viviamo comporta spesso la presenza di situazioni stressogene (tanto per ricordare i più importanti: i conflitti familiari, il contesto lavorativo, i problemi finanziari, la solitudine ecc. ) che determinano uno stato di cronica ”tensione” che nel tempo può comportare disturbi di natura psicologica ed organica, oltre a favorire comportamenti dannosi come il fumo e l’assunzione eccessiva di alcool, che agiscono spesso come palliativi anti-stress.
Le manifestazioni cliniche indotte dallo stress cronico sono variegate e aspecifiche e comprendono irritabilità e ansia, cambiamenti d’umore, perdita di energia, stipsi o diarrea, dolori addominali, insonnia, cefalea, problemi cutanei, ipertensione arteriosa e palpitazioni.
 
Studi recenti hanno evidenziato che lo stress, assieme ad altri fattori psico-sociali quali la depressione, l’ansia, particolari tratti caratteriali e l’isolamento sociale, contribuiscono all’instaurarsi dell’aterosclerosi che rappresenta l’elemento patologico fondamentale responsabile di gravi malattie (angina, infarto miocardico ed ictus).
Le modificazioni neuro-ormonali del nostro organismo in risposta allo stress cronico sembrano infatti contribuire allo sviluppo o al mantenimento di uno stato di ipertensione arteriosa, favoriscono lo sviluppo di iperglicemia, l’aumento del colesterolo aterogenico (quello cattivo) ed altre modificazioni patologiche dell’apparato vascolare.  
Ricordiamo che l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito e l’ipercolesterolemia sono i fattori di rischio consolidati per la comparsa di malattie cardiovascolari.
Con la dimostrazione che lo stress, spesso in combinazione con particolari situazioni psico-sociali, rappresenta condizione aggiuntiva di rischio le Società di Medicina che si occupano di queste patologie, hanno suggerito che nella valutazione del rischio cardiovascolare globale è opportuno considerare anche questi aspetti per poter introdurre strategie preventive adeguate.
Risulta importante quindi riuscire a riconoscere le situazioni stressanti e i suoi sintomi.
Evitare lo stress è spesso impossibile ma è possibile però sviluppare delle strategie comportamentali che possono ridurre la tensione dello stress (ad esempio la condivisione dei problemi e delle decisioni, organizzare nel modo migliore il tempo ecc.) e favorire nel contempo gli stili di vita sana come l’esercizio fisico regolare, una dieta bilanciata ed evitare il fumo e l’eccesso alcolico.
Mens sana in corpore sano o sano corpore in sana mente!

La maggior parte delle persone tende a rimandare, trasforma le giornate in routine svolgendo compiti spesso noiosi ed impegnativi, sogna un paradiso oltre l’orizzonte invece di contemplare le piccole gioie che la vita ci dona ogni giorno.
È bene ricordare che la felicità è fatta di attimi, e anche quelli più banali possono contribuire a cambiare momenti e stati d’animo della propria esistenza.
Pensando a ciò sarà quindi più facile anche tenere sotto controllo lo stress.
 
Nadia Clementi