ACAV: un bilancio di una associazione che profuma di buono
Nel 2013, 60.000 persone hanno ricevuto acqua pulita, 4.640 contadini hanno ricevuto formazione e materiali, 435 persone hanno avuto credito
Venerdì 23 maggio ACAV ha tenuto l’assemblea annuale, partecipata da soci ed amici.
Un importante momento di confronto e condivisione dei progetti in crescita in Africa, nella zona di confine tra Uganda, Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan, un territorio dove si intrecciano paure e speranze, vecchi conflitti e nuove prospettive di convivenza.
Acav si avvicina al suo trentesimo compleanno, dare acqua pulita rimane un obiettivo prioritario che fa parte della storia e dell’impegno costante dell’Ong.
Nel solo nel 2013, 60.000 persone hanno ricevuto acqua pulita che significa salute, possibilità di uguaglianza soprattutto per donne e bambine.
Centrale è anche l’impegno per la sicurezza alimentare attraverso la promozione dell’agricoltura e gli interventi di riforestazione.
Nel 2013 4.640 contadini e contadine hanno ricevuto formazione agricola e materiali vegetali migliorati, 435 persone hanno ricevuto credito organizzandosi in piccoli gruppi cooperativi.
Prosegue intanto il progetto di sostegno alla formazione professionale che ha già coinvolto 300 giovani del Nord Uganda e che ha il sostegno della UE e della Provincia di Trento.
Ragazzi e ragazze che ora, grazie allo start up consegnato a conclusione del percorso scolastico, hanno avviato un attività lavorativa artigianale.
Tanti obiettivi per l’Ong trentina, condivisi profondamente con le comunità africane, per accompagnare i processi di crescita civile ed economica in una società che prova a lasciarsi alle spalle le guerre e la fame.
ACAV chiude un 2013 con un bilancio positivo, in Africa ha realizzato progetti per € 667.765,28, grazie al sostegno di finanziatori istituzionali come l’Unione Europea e la Provincia autonoma di Trento ma soprattutto grazie ai tanti soci ed amici che hanno contribuito con € 177.430,47.