Gli operatori del 2° Genio di Trento disinescono uno JED

L'operazione «Hurt Locker» è avvenuta in Afghanistan vicino a Shindand

Si è da poco conclusa l’operazione denominata Hurt Locker condotta da assetti della Transition Support Unit-Center (TSU–C) nelle vicinanze dell’abitato di Mogolan-eh-Now, villaggio distante circa 2,5 km dalla Forward Operating Base La Marmora di Shindand.
L’operazione aveva lo scopo di bonificare un ordigno posizionato in prossimità di una strada carrabile che collega quel villaggio con l’abitato di Shindand, individuato dalla popolazione locale e prontamente segnalato alle autorità locali e da quste alle forze della coalizione prima che potesse essere attivato e fatto esplodere.
 
Sul posto sono intervenuti operatori del 2° Reggimento del genio guastatori di Trento, specializzati nella bonifica di ordigni esplosivi. Con loro, assetti delle forze di sicurezza afghane e a un’unità di manovra del 7° reggimento alpini, che hanno garantito la sicurezza dell’area durante le operazioni di disinnesco.
L’operazione di oggi è il frutto dell’intenso rapporto di collaborazione instaurato con la popolazione civile del distretto di Shindand che, da alcuni mesi a questa parte, ha portato alla scoperta di numerosi depositi illegali di armi e munizioni degli estremisti.
 
La TSU-C è l’unità di manovra su base 7° Reggimento Alpini di Belluno, comandata dal colonnello Stefano Mega, che opera per supportare le autorità afghane nel loro compito di garantire sicurezza, sviluppo e governabilità a favore della popolazione locale in quelle aree ove la presenza di strutture governative legalmente riconosciute è ancora insufficiente.