Una befana tutta speciale quella dell’ANA e degli Alpini di Povo
Le brutte befane scompaiono: al loro posto solo quelle belle e buone, vocate alla solidarietà
Povo paese della Befana? Sembrerebbe propri di si considerato che da più di trent’anni, con regolarità e puntualità assolute a ogni Epifania, la Befana, in accordo con i Magi, anche loro super occupati, si cala dal campanile della chiesa parrocchiale portando doni speciali alle centinaia di bambini che la aspettano curiosi ed eccitati.
La storia di questa iniziativa che la SAT e il Gruppo Alpini di Povo organizzano, inizia in modo semplice, sotto l’albero illuminato e la distribuzione di qualche dolce.
Via via la festa si arricchisce con la «Befana volante», con il passaggio del testimone dai maschietti alle donne, con l’abbandono della maschera da vecchia (che spaventava i bambini) trasformando lo stereotipo della «simpatica vecchina» in «gran belle ragazze», perché le Befane poere sono tutte belle.
SAT e Alpini però non si fermano, nasce la voglia di solidarietà: così, da alcuni anni si invitano bambine e bambini di ricambiare il regalo della Befana con doni per chi a meno.
E allora ecco le raccolte di cibo, detersivi, materiale scolastico dirette in ogni parte del mondo: Uganda, Perù, Zimbabwe, Nepal, Bolivia, Romania….
Così anche quest’anno bambine, bambini, genitori, nonni, zii, sono invitati a portare quaderni, matite, colori, tutto quello che, insomma, serve per la scuola.
Il materiale raccolto andrà alle Missioni dei frati francescani che, in Nigeria e Benin, si occupano dell’istruzione di orfani, bambine e bambini figli di lebbrosi o in gravi condizioni d’indigenza.
Ci troviamo e ci troverete dalle diciassette, sotto il campanile, accompagnati dall’inossidabile Antonio Maule, per accogliere la Befana che scenderà puntualissima alle diciotto.
Non mancheranno thè, vin brûlé e la ricca lotteria.