«L’ultimo giorno di pace»: ecco il catalogo e 4 approfondimenti
La mostra a palazzo Trentini che racconta il 27 luglio 1914 chiuderà l’11 ottobre
Una serie di momenti culturali caratterizzerà l’ultima fase di apertura della mostra che a palazzo Trentini racconta «L’ultimo giorno di pace» (27 luglio 1914) e l’orrore della Grande Guerra.
Oggi pomeriggio il presidente Bruno Dorigatti ha ospitato i curatori della Società di studi trentini di scienze storiche, che hanno costruito l’esposizione, aperta il 25 luglio scorso e visitabile fino a sabato 11 ottobre.
Marcello Bonazza, Quinto Antonelli, Mirko Saltori, Fabio Bartolini hanno illustrato il catalogo: in formato quaderno, 132 pagine, è stato realizzato dopo l’inaugurazione della mostra e quindi ne racconta anche le scelte espositive, che si sono adattate agli spazi particolari dell’interrato di palazzo Trentini.
Non a caso la sala più profonda e buia è quella che racconta l’arrivo dei soldati trentini al fronte galiziano, in contrasto violento con la solarità del racconto riferito all’ultimo scorcio di vita e di socialità trentina prima che il conflitto deflagrasse.
Il catalogo sarà acquistabile anche nelle librerie, al prezzo di copertina di 10 euro, e farà parte della collana di quaderni della società di studi presieduta da Bonazza.
Giovedì prossimo 18 settembre, dalle 17 alle 19, nella sede del Consiglio provinciale in via Manci a Trento ci saranno «Musica e canti in Trentino alla vigilia della guerra», con Antonio Carlini.
Venerdì 26 settembre, sempre dalle 17 alle 19, Gianluigi Fait racconterà la «Galizia: il Piemonte dell’Austria?».
Ancora giovedì 2 ottobre, «Il 1914. Appunti e fotografie di un anno normale», con il presidente degli Agiati roveretani, Fabrizio Rasera.
Infine venerdì 10 ottobre, «Voci di guerra e voci di pace nella poesia dei primi anni di guerra», con Paola Filippi.
Un fitto calendario, dunque, che suggella felicemente l’investimento voluto dal Consiglio provinciale – ha detto oggi Bruno Dorigatti – per contribuire da un’angolatura originale al recupero di memoria e all’approfondimento culturale legati al celebrato centenario dello scoppio della Grande Guerra.