«Sinfonia verde», sabato 19 giugno, parco Arciducale di Arco

Il quartetto della European Spirit of Youth Orchestra diretto dal Mo. Igor Coretti-Kuret accompagna il giornalista e scrittore Paolo Rumiz in una riflessione sull'Europa

«Sinfonia verde» è lo speciale evento di inaugurazione e riapertura del parco Arciducale: il quartetto della European Spirit of Youth Orchestra diretto dal Mo. Igor Coretti-Kuret accompagna le parole del giornalista e scrittore Paolo Rumiz in una riflessione sull'Europa, sulla necessità di superare i confini effimeri del nostro presente, di riconoscere l'importanza delle comuni radici culturali e dell'apertura verso l'esterno, l'altro, il mondo.
L’evento si svolge sabato 19 giugno con inizio alle ore 18. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria su Eventbrite.
 
Nel parco Arciducale di Arco, che riapre dopo i lavori di riqualificazione e dopo più di un anno di pandemia, si vive la varietà di tante piante provenienti da tutto il mondo che prosperano e intrecciano il loro diverso verde come un unicum in piena armonia.
«Così dovrebbero imparare a fare gli uomini», commenta Paolo Rimiz. Che aggiunge: «Non conosco nessuna metafora più perfetta di ciò che potrebbe essere l’Europa. Un ensemble che non può e non deve dormire sugli allori, ma rinascere continuamente.»
L’evento è organizzato dal Comune di Arco in collaborazione con Museo delle scienze di Trento (Muse), con una collaborazione che ha voluto sottolineare il valore storico e ambientale del Parco Arciducale, oasi verde rinomata e ammiratissima già a fine Ottocento, nel tempo del Kurort.
 
 L’intervento di riqualificazione  
Iniziato alla fine del 2019 e rallentato dalla pandemia, l’intervento di riqualificazione ha riguardato il rifacimento e la migliore integrazione del contesto «verde» con gli impianti e le strutture di supporto alla didattica, i servizi igienici e la cartellonistica (quest'ultima da installare), con lo sbarrieramento degli accessi.
Nessun intervento, invece, sull’arboreto, la cui raccolta di alberi monumentali è oggetto di un costante lavoro di manutenzione e cura.
 
Dopo l’ultimo intervento di riqualificazione, eseguito nel 1993, il Comune ha stipulato una convenzione, rinnovata proprio nel 2021, per la consulenza botanica e per la gestione della didattica con l'attuale Museo delle Scienze di Trento, che vi conduce un fitto programma di incontri, visite guidate e laboratori per le scuole.
Dallo stesso anno il parco (che copre un’area di 8.000 metri quadrati) viene costantemente curato da una squadra di giardinieri del Servizio per l'occupazione e la valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento, affiancati dalle giardinerie comunali e guidate dai consulenti botanici del Muse.
Lo spazio verde nel periodo estivo ospita alcuni eventi di qualità (concerti, spettacoli, cinema all'aperto e serate a tema).
Il parco, molto frequentato, è già stato interessato recentemente da un intervento dedicato alla sua accessibilità: l’allargamento della strada antistante l’entrata e la realizzazione di un marciapiede, prima mancante, prezioso per assicurare condizioni di sicurezza adeguate, specie alle scolaresche.
 
Con l'intervento attuato negli ultimi mesi si è provveduto a risolvere alcune pesanti criticità per quanto attiene ai depositi del materiale per le diverse attività che si svolgono nel parco (in particolare per la manutenzione e la didattica con le scuole) e alla sistemazione (compreso lo sbarrieramento per l'accesso di persone con disabilità) dei bagni per il pubblico, ora perfettamente rispondenti alle esigenze e agli standard qualitativi richiesti dal marchio «Family in Trentino» (ottenuto dal Comune di Arco nel 2007).
 
Allo stesso tempo si è provveduto a consolidare e restaurare le strutture storiche del parco, come il possente muro all'ingresso, verso cui si trova la nuova, grande veranda destinata a ospitare attività con le scuole e piccole manifestazioni, o le serre e i viali ungo il perimetro nord del parco.
Nel complesso, e in accordo con la Soprintendenza, le nuove soluzioni si caratterizzano per il più armonico e leggero inserimento nel contesto, favorito anche dallo spostamento in aree decentrate.
I volumi e le tettoie precedentemente esistenti sono stati rimossi, liberando un’area di circa 170 metri quadrati in posizione centrale.
La scalinata, realizzata negli anni Novanta, è stata sostituita da un percorso sbarrierato.