La crescita della comunicazione online secondo il Censis

L’utenza della rete tocca un nuovo record, attestandosi al 73,7% degli italiani, di cui ben al 95,9% dei giovani under 30

Come i nostri lettori ricorderanno, il 50esimo rapporto Censis aveva dedicato un capitolo alla stampa, che noi avevamo pubblicato (vedi).
Oggi pubblichiamo un estratto relativo esclusivamente alla stampa online che, come l’Adigetto.it, sta registrando un incremento notevole facendosi spazio in maniera considerevole anche nella stampa italiana.
 
Le Considerazioni generali che introducono il Rapporto sottolineano come stiamo vivendo una «seconda era del sommerso», non più pre-industriale, ma post-terziario.
Nel silenzioso andare del tempo, la società continua a funzionare nel quotidiano, a «ruminare» gli input esterni, a cicatrizzare le sue ferite.
Ma, nel parallelo rintanamento “chez soi” di mondo politico e corpo sociale, emerge la crisi delle istituzioni.
Nella seconda parte, «La società italiana al 2016», vengono affrontati i temi di maggiore interesse, che fanno emergere una Italia rentier che non investe sul futuro e che, nell'anno del primato degli irresistibili flussi, sperimenta insorgenti piattaforme di relazionalità, nonostante si sia rotta la cerniera tra élite e popolo.
 
Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza.
Per quanto riguarda i media e la comunicazione, i punti principali dell’analisi sono dedicati ai consumi mediatici degli italiani nel 2016, al boom del digitale anche nella crisi, il ricentraggio su contenuti e piattaforme delle media company e come cambiano i comportamenti nell’epoca della disintermediazione.
Il monitoraggio finale, inoltre, evidenzia che di fronte al calo delle vendite dei quotidiani, l’informazione online è in crescita, con una discreta diffusione degli abbonamenti digitali.
 
I dati di diffusione media mensile dei principali quotidiani nazionali, monitorati tra agosto 2015 e luglio 2016, evidenziano una ulteriore flessione.
La rilevazione dei consumi mediatici degli italiani nel 2016 evidenzia che: la televisione continua ad avere un pubblico sostanzialmente coincidente con la totalità della popolazione (il 97,5% degli italiani); tengono anche gli ascolti della radio, con una utenza complessiva pari all’83,9% degli italiani; mantengono i propri lettori i settimanali (+1,7%) e i mensili (+3,9%), ma non i libri cartacei; infine la penetrazione di internet aumenta di 2,8 punti percentuali, nell’ultimo anno, e l’utenza della rete tocca un nuovo record, attestandosi al 73,7% degli italiani (e al 95,9% dei giovani under 30).
 
La Fondazione Censis (Centro Studi Investimenti Sociali) svolge dal 1964 una articolata attività di ricerca, consulenza e assistenza tecnica in campo socio-economico.
Tale attività si è sviluppata nel corso degli anni attraverso lo svolgimento di studi sul sociale, l'economia e l'evoluzione territoriale.
Dal 1967 realizza l'annuale Rapporto sulla situazione sociale del Paese, strumento di interpretazione della realtà italiana.