Il Prosecco omaggia il Canova – Di Giuseppe Casagrande
Un cortometraggio premiato alla Mostra del Cinema di Venezia esalta la bellezza, la danza, l'armonia e le mani che scolpiscono il marmo e lavorano la vigna
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Un viaggio emozionante che trasporta lo spettatore nel cuore del Settecento veneto per rivivere le atmosfere e gli ambienti nei quali Antonio Canova immaginava, contemplava e dava forma alla materia.
Emozioni che ritroviamo anche nella degustazione di un calice di bollicine.
Un matrimonio d'amorosi sensi che si rinnova tra l’arte e il vino e che esalta l’idea più alta della bellezza e della sua creazione. La mano che scolpisce il marmo, infatti, è la stessa che lavora la vigna.
Uno dei più grandi scultori di tutti i tempi, dalle comuni origini trevigiane
«Genius Moves The World - A Tribute to Antonio Canova»: questo il titolo del cortometraggio di Anam Cara con la regia di Carlo Guttadauro con il quale il Consorzio del Prosecco Doc ha voluto rendere omaggio ad Antonio Canova, uno dei più grandi scultori di tutti i tempi, dalle comuni origini trevigiane, nel bicentenario della morte.
Un evento celebrato anche con il Prosecco Limited Edition «Canova Gloria Trevigiana» in occasione della Mostra ospitata al Museo Bailo di Treviso (fino al 2 ottobre), che raffigura una delle opere emblematiche del gruppo Amore e Psiche Stanti, le cui linee sinuose si fondono con le forme morbide della bottiglia.
La presentazione alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia
Il cortometraggio, che prende vita attraverso tre protagonisti, il giovane Antonio Canova interpretato da Michele Piccolo, la statua di Ebe impersonificata da Virna Toppi, prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano, e il cantiniere di Prosecco Doc rappresentato da Andrea Offredi, con la voce narrante di Dario Penne, è stato presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e ha ricevuto premi in tutto il mondo, dal «New York Movie Awards» al «Nyfa - New York International Film Awards», dal «Cine Paris Film Festival» al «Florence Film Award», per citarne solo alcuni.
Giuseppe Casagrande – [email protected]