Polo Meccatronica: Bonfiglioli avvia la produzione a Rovereto
Soddisfatti Dellai ed Olivi: «Dopo aver testato il Trentino lo si è scelto per la sua capacità di creare sinergia»

Più di un milione di euro già investiti, parte dei quali utilizzati per l’acquisto di una Fässler, uno dei due modelli presenti in Italia del sofisticato macchinario per lo sviluppo di riduttori a gioco ridotto di nuova generazione (TQ), che saranno totalmente progettati e prodotti nella sede di Rovereto.
E la previsione di assumere presto una trentina di giovani ingegneri elettronici e meccatronici.
Queste le prime evidenze di Bonfiglioli Mechatronic Research Spa, il centro ricerche che la multinazionale emiliana ha aperto nel settembre scorso al Polo Tecnologico di Rovereto e che oggi inaugura l’avvio della parte produttiva.
Le ha presentate la presidente Sonia Bonfiglioli in un incontro tenutosi a Rovereto con i partner del progetto Polo Meccatronica.
È stata anche l’occasione per presentare Gilbert Khawam, nuovo direttore degli stabilimenti Bonfiglioli in Germania e Rovereto. Presenti per la Provincia di Trento il presidente Lorenzo Dellai e l’assessore Alessandro Olivi, il coordinatore del Polo della Meccatronica e presidente di Dana Italia Rino Tarolli, il team di Trentino Sviluppo con il presidente Diego Laner e le rappresentanze delle due scuole che si trasferiranno dentro il Polo di via Zeni, ITI «Marconi” e CFP “Veronesi».
In tarda mattinata trasferta a Povo, presso la Fondazione Bruno Kessler, per un summit con il mondo trentino della ricerca.
«Questa è una delle tante, importanti risposte concrete – ha sottolineato Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento - che il Trentino sta dando all’esigenza di rigenerare e riposizionare la propria industria. Non siamo mai stati folgorati sulla strada dell’astrattezza, dell’illusionismo economico, sappiamo che c’è bisogno di innovazione ma l’innovazione deve tradursi nei fatti concreti che riguardano appunto la vita e l’opera delle imprese, delle famiglie, delle comunità».
«Il Polo della Meccatronica è già nato - ha ribadito Dellai - perché c’è un tessuto di imprese in Trentino che già opera nei settori avanzati della meccanica. È già nato perché stiamo facendo importanti investimenti sul piano formativo e della ricerca, perché vengono in Trentino aziende di primaria importanza come Bonfiglioli che celebriamo oggi nel suo avvio produttivo. A breve nascerà anche il Polo logistico della Meccatronica, con l’avvio dei lavori per il nuovo edificio produttivo, ed entro l’anno partirà l’appalto sulle scuole. Ci sono quindi tutte le condizioni per fare di questo progetto un fatto importante per il Trentino».
Soddisfazione è stata espressa dal presidente Lorenzo Dellai e dall’assessore Alessandro Olivi nel vedere che Bonfiglioli, che aveva testato il Trentino costituendo un’unità di ricerca e sviluppo, non si fermerà alla fase di ricerca e prototipazione ma diventerà una vera e propria fabbrica, trovando in questo territorio un luogo di forte sinergia e dove esistono le condizioni ideali per competere sui mercati internazionali.
«Una realtà, quella della meccatronica – ha osservato Alessandro Olivi, assessore all’Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento – sulla quale abbiamo creduto fin da prima che arrivasse Bonfiglioli. Certo è che questa azienda ha i numeri, le conoscenze e la capacità per fungere da acceleratore di un progetto assolutamente originale, che combina aziende, scuole, università, istituti di ricerca secondo una precisa visione di futuro. In pochi mesi la presenza di Bonfiglioli a Rovereto è passata dalla fase di start up alla nascita di una vera e propria fabbrica, un segnale importante per l’intero territorio trentino che grazie al Polo della Meccatronica potrà attrarre ulteriori significative esperienze imprenditoriali».
Forte di oltre 700 milioni di euro di fatturato, 10 stabilimenti produttivi nel mondo e più di 3 mila addetti, la multinazionale emiliana Bonfiglioli Riduttori Spa, leader mondiale nel settore delle trasmissioni, sarà l’azienda di punta del nuovo Polo della Meccatronica di Rovereto. In via Zeni si è insediata nel settembre 2011 con una prima testa di ponte, il Bonfiglioli Mechatronic Research Spa, centro ricerche orientato alla meccatronica, che ad oggi occupa già 12 giovani ricercatori.
Ed ora si avvia la produzione vera e propria. Nella sede di Rovereto vengono infatti prodotti i nuovi motori elettrici Brushless e stanno partendo i nuovi riduttori serie TQ con alti livelli di precisione, ai quali andranno affiancate nuove realizzazioni nel campo meccatronico.
A dirigere l’unità di Rovereto, come anche quelle già operative in Germania, Sonia Bonfiglioli ha voluto una persona di esperienza e massima competenza come Gilbert Khawam, ingegnere specializzato in automazioni, già responsabile di Bonfiglioli France.
Toccherà a lui alimentare i flussi produttivi e di conoscenze in particolare tra le divisioni tedesche e quella nuova di Rovereto.
A regime si prevedono circa 30 persone allocate allo sviluppo del business in BMR, per lo più per la ricerca e sviluppo, con competenze di ingegneria meccatronica, di protocolli di comunicazione SW, di ingegneria meccanica di precisione.
Proprio uno dei primi esemplari di Brushless prodotti a Rovereto, gamma di motori a magneti permanenti utilizzati per la movimentazione di assi controllati, quindi con applicazione su macchine a controllo numerico, è stato donato da Sonia Bonfiglioli al presidente Lorenzo Dellai che ha dimostrato di gradire particolarmente il pensiero, chiedendo spiegazioni dettagliate sulla caratteristiche del motore e sulle sue concrete applicazioni.
«La meccatronica è la nuova frontiera – ha spiegato Sonia Bonfiglioli, presidente del Gruppo Bonfiglioli – che ci permette di disegnare il nostro futuro. Questa crisi ha riportato al centro l’economia reale che è ritornata ad essere, come insegna la Germania, la vera sala macchine dello sviluppo. L’applicazione dell’elettronica alla meccanica di precisione determinerà la presenza più o meno da protagonista di qualsiasi azienda si occupi di trasmissione di potenza.
«Bonfiglioli Mechatronic Research vuole essere un punto fondamentale di trait d’union con il centro di ricerca già operante in Germania. La scelta di non effettuare nella sede tedesca un ampliamento del reparto di ricerca e sviluppo meccatronico ma di localizzarlo in Italia, nasce dal riconoscimento delle peculiari capacità e qualità formative del Trentino e di rapporto agile ed efficace con le istituzioni locali.
«La sinergia nata con la Provincia di Trento e Trentino Sviluppo, l’Università e la Fondazione Bruno Kessler, ha permesso a Bonfiglioli di insediarsi nel territorio con prospettive di crescita significative sia in termini di struttura che di qualità di ricerca e progettazione di nuovi prodotti.»