Mostra fotografica «Art Landscape Dolomiti» a Trento
I segreti di Madre Natura nel viaggio artistico proposto da Alessandro Gruzza e Matteo Zanvettor nell’antica Tridentum di piazza Lodron
Scendendo le scale che da piazza Lodron portano all'area archeologica del palazzo omonimo si entra in un ambiente suggestivo che riporta indietro nel tempo, all'epoca in cui i Romani fondarono una nuova città, Tridentum, presidio a controllo della valle dell'Adige.
In questi giorni, chi sceglierà di visitare i vani interrati del palazzo, troverà le pietre della cinta muraria e i resti delle abitazioni private rinvenute in seguito a lavori di ristrutturazione arredate dalle immagini di «Art Landscape Dolomiti», la mostra fotografica organizzata da Alessandro Gruzza insieme all'amico Matteo Zanvettor, in collaborazione con Banca Popolare-Volksbank.
«Siamo lieti di mettere a disposizione questo spazio per veicolare ciò che valorizza il territorio creando occasioni culturali da offrire alla città, e, in questo caso, godere della bellezza che queste immagini trasmettono», ha detto Giovanni Manenti, consulente Private Banking della banca, nel corso dell'inaugurazione che si è svolta venerdì 24 maggio.
«Fuoco nel cielo», «Dolomiti sognanti», «A new day», «The art of light» sono solo alcuni dei titoli che accompagnano le cornici di medio e grande formato e, immergendosi in un percorso che si snoda tra orizzontale e verticale, l'osservatore sperimenta una tensione che ben conosce chi affronta i sentieri di montagna, quando, una volta giunti in cima, alla fatica del cammino corrisponde una gratificazione senza prezzo, rappresentata dalla bellezza del panorama circostante che si offre allo sguardo e invita a spaziare verso l'infinito.
L'amore per la natura e il talento dei due fotografi emergono da immagini e da filmati che sanno tradurre fedelmente la potenza espressiva delle rocce, protagoniste indiscusse nell'alternarsi delle stagioni che le rivestono di abiti sempre nuovi, nei contrasti di colori tra albe e tramonti che disegnano sentieri immaginari nel cielo di una notte stellata oppure nel loro sorgere improvviso dalle acque dei laghi in cui si specchiano o dalle verdi praterie da cui affiorano, simili a fiori rigogliosi.
Ciò che attende gli appassionati di montagna (e non solo), è, dunque, lo svelamento dei segreti che Gruzza e Zanvettor hanno scoperto avvicinandosi con rispetto alle meraviglie naturali di cui le province di Trento, Bolzano e Belluno sono ricche, un mondo che ora la domus romana ospita come un tesoro sotterraneo da proteggere e custodire gelosamente, lo stesso destino che i due giovani auspicano per le Dolomiti.
«La mia ricerca estetica della bellezza assoluta non poteva che indirizzarsi verso questa opera d'arte della natura. Fotografare le Dolomiti mi ha dato la consapevolezza di trovarmi di fronte a qualcosa di unico, – ha detto Zanvettor, sottolineando la necessità di contribuire alla salvaguardia di questa area alpina. – A causa della eccessiva urbanizzazione ha perso in parte il suo aspetto selvaggio, intaccando il paesaggio nella sua purezza.»
Intento condiviso anche da Gruzza che ha dedicato all'ambiente dolomitico un libro, «Sentieri di luce», e la mostra omonima ospitata al Museo della Sat durante il Trento Film Festival della Montagna.
«A quattro anni dall'inserimento delle Dolomiti nella lista dei beni che fanno parte del patrimonio dell'umanità, desideriamo dare il nostro contributo affinché ne sia garantita la tutela e la conservazione, una responsabilità che spetta a tutti.»
La mostra rimarrà esposta nell'area archeologica di Palazzo Lodron, in Piazza Lodron, 31 (TN) dal 24 maggio al 4 giugno con i seguenti orari: da lunedì a venerdì 16-19; venerdì, sabato e domenica 10-13; 15-19.
Gli scatti di Alessandro Gruzza e Matteo Zanvettor, dedicati non solo alle Dolomiti ma anche ai viaggi compiuti in terre lontane (Africa, America, Sud America) si possono ammirare sui rispettivi siti.
Info
www.alegruzza.com - [email protected]
www.photozanve.it - https://www.facebook.com/photozanve - [email protected]
Matteo Zanvettor
Matteo Zanvettor è nato a Merano, in Alto Adige, dove tuttora vive, nel 1971, ed è cresciuto imparando ad amare gli stupendi paesaggi montani e la natura che lo circonda.
Da sempre subisce il fascino degli elementi in tutte le loro manifestazioni, e nel tempo si è creato in lui un rapporto mistico con la natura nella ricerca dell'Assoluto.
Appassionato di tecnologia e computer, ha trovato nella fotografia digitale e nel web un mezzo incredibilmente efficace e potente per esprimere la sua creatività e condividerla con gli altri.
Ciò che mantiene viva la sua passione per la fotografia è il desiderio di trasmettere emozioni, catturando non solo gli elementi della natura ma anche le espressioni e gli stati d'animo delle persone, interpretati in camera chiara secondo la sua intima visione e il suo gusto estetico.
Fa parte del gruppo fotografico DreamerLandscape - www.dreamerlandscape.com - che si occupa esclusivamente di fotografia di paesaggio, ed è composto da 8 membri sparsi per l'Italia e il mondo con un portfolio che copre i 5 continenti.
Alessandro Gruzza
Alessandro Gruzza è nato a Trento nel 1971. Cresciuto ai piedi dell'ambiente alpino ha scoperto, apprezzato e rispettato la natura sin da piccolo.
L'attrazione per l'ambiente naturale è cresciuta nel tempo fino a trovare espressione spontanea nella fotografia naturalistica, con l'obiettivo di trasmettere la magnificenza del creato attraverso immagini che coinvolgano emotivamente e generino un senso di rispetto e di protezione.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali di fotografia naturalistica, tra i quali Asferico nel 2007 e 2010, Glanzlichter nel 2010 e 2013, International Photography Awards nel 2012.
Le sue immagini sono rappresentate e promosse a livello internazionale dall'agenzia inglese NHPA (Natural History Photographic Agency).