A Coredo un concerto per cantare la speranza
Sabato 21 gennaio il concerto di solidarietà di canti popolari con i cori di Coredo e Moena a sostegno del Centro Clinico NeMO Trento
«Da ogni esperienza della vita, per quanto negativa, possiamo far nascere qualche cosa di magico: la speranza».
Così la signora Margherita racconta la sua esperienza come paziente al Centro Clinico NeMO Trento, vissuta lo scorso mese di novembre. Settimane di cura, ma anche di acquisizione di nuove consapevolezze, di condivisione e di nuove amicizie, come quella con Marianna, la compagna di camera con la quale coltiva proprio il sogno di raccontare alla comunità la riscoperta del bello di cui siamo circondati, nonostante le difficoltà della malattia.
Da questa esperienza nasce l’idea del concerto «Voci di Speranza», accolta e sostenuta dal Comune di Predaia e che si terrà sabato 21 gennaio alle ore 20.30, presso il teatro di Coredo (Predaia). Con l’intero ricavato delle donazioni, l’obiettivo sarà quello di dotare il Centro Clinico NeMO Trento di uno strumento per migliorare la presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari.
Una serata aperta a tutti, per iniziare il nuovo anno facendosi del bene, con la magia della musica e del canto della montagna. Protagonista il «Coro Alpino 7 Larici» di Coredo, che ha l’occasione di ripresentarsi in pubblico dopo quasi tre anni di sospensione dei concerti, diretto dal maestro Gabriele Aliprandini, insieme al «Coro Enrosadira» di Moena, guidato dal maestro Franco Boschetto.
Un concerto in due atti, capace di far assaporare a chi ascolta i colori e i profumi delle montagne e dei laghi trentini, e che canta i racconti e le immagini della tradizione, storie ed emozioni di un tempo passato così vicine al presente, e piene di quella saggezza semplice che ci ricorda cosa significa confidare nella speranza.
Una serata per celebrare la poesia della reciprocità del dono, ciascuno con il suo messaggio di valore: quello di Margherita e Marianna, che hanno scelto di prendersi cura di chi si sta curando di loro; o quello dei coristi volontari, la cui arte diventa strumento prezioso di solidarietà per gli oltre 450 pazienti con SLA, SMA e distrofie muscolari presi in carico dal NeMO Trento solo nell’ultimo anno; o ancora, il «Gruppo Donne Rurali Predaia», che si mette a disposizione per la buona riuscita della serata.
È il dono di una comunità che ha scelto di cantare la speranza con questo primo appuntamento in musica e che si mette in viaggio per raggiungere lo stesso obiettivo. Perché, nel dirla con le parole del poeta e filosofo Gibran, «Il segreto del canto risiede tra la vibrazione della voce di chi canta ed il battito del cuore di chi ascolta».
Per coloro che non avessero la possibilità di partecipare, ma volessero contribuire alla riuscita del progetto, potranno scrivere al «Comitato Donne Dardine» all’indirizzo [email protected]. Riceveranno tutti i dettagli su come effettuare la donazione.