Laboratorio teatrale di studenti per portare Zandonai in scena

Sulla musica di Zandonai si svolge una trama surreale fondata sugli archetipi del teatro e del melodramma

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Una libera elaborazione scenica in forma mimico-coreografica dell'atto unico di Zandonai «Una partita», attraverso le fasi di un laboratorio teatrale aperto agli studenti, debutterà al Teatro Zandonai in maggio nel cartellone del Festival SetteNovecento.
L’iniziativa è molto interessante perché prevede un casting «aperto» a chi vuole sperimentarsi in scena e potrebbe averne il talento.
E quindi la «chiamata» punta alla selezione di una ventina di ragazzi/e tra i quali tre sosterranno i ruoli principali.
L’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori e dell'università si sostanzierà in un vero e proprio laboratorio, condotto dal regista Michele Comite, che prevede una serie di incontri della domenica sera all'Urban Center, a cominciare da fine novembre.
 
Sulla musica di Zandonai, ma anche negli interventi stranianti di un sax soprano live, si svolge una trama surreale fondata sugli archetipi del teatro e del melodramma, in prospettiva meta-teatrale.
Il grande seduttore Don Giovanni e Don Josè, gentiluomini spagnoli del Seicento ma anche immagini eterne del cinismo e del narcisismo maschile, si fiutano da tempo.
Oggi sta per presentarsi l'occasione della sfida.
Sarà una partita a carte per giocarsi tutto, nella movimentata cornice di un affollato casinò.
 
Realtà e mito si confondono in questa pièce di Alexandre Dumas travasata nell'Atto unico in musica di Riccardo Zandonai.
In gioco è in fondo la donna, anzi il suo amore, e chi crede di vincere potrà scoprirsi sconfitto.
Manuela infatti non accetta di essere merce di scambio e sa imporre la propria forza, quella dei sentimenti, a costo della vita.
Per aderire al laboratorio, aperto agli studenti delle scuole superiori e dell'università, o inviare una mail all'indirizzo [email protected]