Altri 1,8 milioni a sostegno del potere d’acquisto delle famiglie
Si vanno ad aggiungere a 15 milioni di euro già stanziati a favore di 26.500 famiglie
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Quel nuovo importante tracciato per le politiche di sostegno al potere di acquisto dei nuclei familiari trova oggi un ulteriore passaggio: la Giunta provinciale ha infatti dato via libera alla proposta dell'assessore alla sanità e politiche sociali, Ugo Rossi, di una ulteriore assegnazione di un milione e 800 mila euro - all'Apapi, l'Agenzia provinciale per l'Assistenza e la previdenza integrativa - e destinato a famiglie che non siano già beneficiarie del reddito di garanzia.
Il provvedimento odierno è figlio della disposizione attuativa dell'articolo 1 della legge provinciale dello scorso 16 maggio che riguarda appunto gli interventi a sostegno delle famiglie.
Si tratta di un provvedimento che interessa 26.500 nuclei familiari che prevede tre quote di sostegno.
La prima è legata al contrasto delle dinamiche di aumento dei prezzi, va da un minimo di 150 euro ad un massimo di 738 euro a seconda della situazione redittuale e patrimoniale della famiglia.
Una seconda voce legata all'impatto delle politiche fiscali nazionali, fino ad un massimo di 350 euro, è graduata a seconda della proprietà di prima casa di abitazione e dunque è rivolta a chi è tenuto al pagamento dell'IMU.
Infine un sostegno «nascita figli»: prevede una quota fissa di 200 euro in caso di nascita di un figlio e di 300 euro per la nascita di più di un figlio nell'anno precedente alla domanda.
L'importo massimo complessivo erogabile per una famiglia non può superare i mille euro.
«Avevamo detto che nessuno sarebbe stato lasciato solo in questo momento di difficoltà economica - sottolinea l'assessore Rossi - e quindi accanto alle altre disposizioni strutturali messe in campo in questi anni, a partire dal reddito di garanzia, aggiungiamo oggi, alla misura una tantum, una ulteriore significativa assegnazione, con la quale ribadiamo il segnale importante per il sostegno delle nostre famiglie e delle nostre comunità.»