Un gruppo di attori che si muovono nudi sulla scena
Sul palco del Teatro Sociale arriva Emma Dante e la nuda verità delle sue «Bestie di scena»
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Torna a Trento una delle punte di diamante del teatro italiano: Emma Dante. Dopo essere stata ospite della Stagione di Grande Prosa nel 2016 con «Le sorelle Macaluso», la regista siciliana presenta al pubblico trentino il suo ultimo lavoro - da lei ideato e diretto - all’interno della rassegna Altre Tendenze. Mercoledì 28 marzo sarà sul palco del Teatro Sociale con «Bestie di scena», uno spettacolo interpretato da un folto gruppo di attori che si muoveranno sulla scena completamente nudi.
Una messa in scena che, come ha spiegato la stessa Emma Dante in un’intervista rilasciata a Natalia Aspesi, lascia poco spazio all’immaginazione.
«In Bestie di scena non c’è niente, non un ruolo, non una storia, non la parola, non la scena, non il suono che non sia quello umano, dei passi, delle corse, di ogni movimento, di qualche lamento o grido.
«Per me era importante che, nel buio vuoto di questa nuova condizione, emergesse un arretramento, una privazione, soprattutto la rinuncia alla maschera.
«Si depositasse tutto ciò che per i personaggi avevano, cioè gli abiti: scarpe, tute, magliette, mutande, sino alla nudità completa.»
Uno spettacolo senza trama che mette in scena un gruppo di attori che affrontano la propria nudità, con una genesi particolare. Come precisa la regista siciliana nelle note di regia.
«Bestie di scena ha assunto il suo vero significato nel momento in cui ho rinunciato al tema che avrei voluto trattare – ammette Emma Dante – Volevo raccontare il lavoro dell’attore, la sua fatica, la sua necessità, il suo abbandono totale fino alla perdita della vergogna e alla fine mi sono ritrovata di fronte a una piccola comunità di esseri primitivi, spaesati, fragili, un gruppo di imbecilli che come gesto estremo consegnano agli spettatori i loro vestiti sudati, rinunciando a tutto.
«Da questa rinuncia è cominciato tutto, si è creata una atmosfera che non ci ha più lasciati e lo spettacolo si è generato da solo.»
In «Bestie di scena» viene rappresentata una comunità in fuga.
Come Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso, infatti, le bestie arrivano su un palcoscenico pieno di insidie e di tentazioni, che rappresenta il luogo del peccato, il mondo terreno.
Lì trovano tutto ciò di cui hanno bisogno: la casa, la stanza dei giochi, l’odio, l’amore, il sentiero, il rifugio dove trovar riparo, la paura, il mare, il naufragio, la trincea, la tomba dove piangere i morti, i resti di una catastrofe…
Le bestie di scena non fanno altro che immaginare. Regrediscono allo stato primitivo e si illudono di vivere, tenendo tra le mani oggetti in prestito, nutrendosi di poltiglie, farfugliando brandelli di storie.
Ballano, cantano, urlano, litigano nei dialetti del sud, seducono, impazziscono, amano, ridono, combattono…
Lo spettacolo arriva a Trento dopo essere stato in calendario lo scorso anno per quasi un mese al Teatro Strehler di Milano, registrando costantemente il tutto esaurito.
Bestie di scena è l’ultimo lavoro di colei che viene ritenuta come la regista italiana più famosa nel mondo.
Emma Dante, infatti, oltre ad essere autrice di spettacoli sempre accolti dalla critica con grande favore, si è affermata anche come scrittrice e regista di opere liriche.
Bestie di scena è prodotto da Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Atto Unico / Compagnia Sud Costa Occidentale, Teatro Biondo di Palermo e Festival d’Avignon.
Sul palco saliranno: Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Viola Carinci, Italia Carroccio, Davide Celona, Sabino Civilleri, Roberto Galbo, Gabriele Gugliara, Carmine Maringola, Daniela Macaluso, Ivano Picciallo, Leonarda Saffi, Daniele Savarino, Stephanie Taillandier, Emilia Verginelli, Marta Zollet.
L’appuntamento con Bestie di scena è per mercoledì 28 marzo al Teatro Sociale, alle ore 20.30.
Nello spettacolo sono presenti scene di nudo integrale. Pertanto se ne consiglia la visione ad un pubblico maggiore di 16 anni.