«Il ragazzo che amava gli alberi»: mercoledì 9 agosto a Bieno
Il teatro di Petruzzelli è il quarto appuntamento della rassegna «Agosto degasperiano»
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Mercoledì 9 agosto alle 18.00 nel parco fluviale di Bieno il regista e attore Pino Petruzzelli porta in scena la storia di un ragazzo e del suo professore, un racconto di sofferenza, riscatto e profonda umanità.
È il quarto appuntamento della rassegna «Agosto degasperiano – Gli occhi nelle stelle», un programma di 11 eventi, tra pièce teatrali, incontri con testimoni e concerti, tutti ad ingresso libero.
Il programma estivo di eventi organizzato dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi in Valsugana, «Agosto degasperiano – Gli occhi nelle stelle», propone quest’anno l’incontro con esperienze di donne e uomini del nostro presente che testimoniano l’attualità del messaggio degasperiano.
Persone che credono nella capacità degli esseri umani di farsi eredi dei grandi del passato, raccogliendone la luce e portandola, ciascuno a modo suo, nella propria vicenda personale.
Mercoledì 9 agosto la rassegna ospita lo spettacolo teatrale «Il ragazzo che amava gli alberi» scritto e interpretato da Pino Petruzzelli.
La storia è quella di un ragazzo, Rachid, che frequenta la scuola media «Falcone Borsellino».
Di lui non si sa niente, finché un professore non si mette in ascolto e scopre qualcosa in più di quel ragazzo, del suo sorriso, della sua patria, della sua terra.
Scopre che Rachid non ha neanche sedici anni e la mattina, prima delle lezioni, lavora al mercato del pesce e poi a scuola dorme. E soprattutto, durante una gita scolastica, scopre la sua passione per gli alberi.
Rachid si immerge nei boschi e abbraccia gli alberi, li tiene stretti.
Vuole diventare un albero dalle radici ben piantate nel terreno: è legato alla terra perché nella vita gli è venuta a mancare.
Il paese dove è nato non c’è più: ora c’è solo erranza e il sogno di quella patria.
Un sogno che è stato salvezza, quando in mare, senza una barca, nel buio di una notte maledetta, raggiunse una qualche riva di una qualche altra terra.
Pino Petruzzelli porta in scena il rapporto tra un professore e un alunno che, grazie al suo mentore, trova nei libri se stesso e la propria storia.
Il tema dell'immigrazione e dello sguardo sugli «ultimi», caro all’autore-attore e presente in molti suoi testi, in questo spettacolo vira verso l’umano e l’universale.
Petruzzelli così sospende se stesso in un’atmosfera tra l'attoriale e il poetico, mantenendo sempre un tono appassionato e coinvolgente.
L’evento si terrà alle 18.00 nel parco fluviale di Bieno (in caso di pioggia ci si sposterà nella vicina tensostruttura), è ad ingresso libero ed è organizzato con la collaborazione del Comune di Bieno.