Il Trentino è orgoglioso del 7° posto di Nadia nei 5.000 metri
L'entusiasmo e il tifo dell'intera comunità di Cavareno per la Battocletti sotto il tendone allestito da Comune e Pro Loco: presenti anche Fugatti e Zanotelli
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È arrivato l’applauso di un’intera comunità per Nadia Battocletti, l’atleta di Cavareno che ha chiuso con un buon settimo posto i 5.000 metri nella finale olimpica di Tokyo.
In cinquecento nel primo pomeriggio si sono incontrati sotto il tendone allestito da Comune e Pro Loco per la diretta davanti al maxischermo e il tifo infuocato al grido di «Nadia! Nadia! Nadia» e gli applausi per spingere e sostenere la campionessa.
Ai balconi e alle finestre delle case del borgo in molti hanno esposto il tricolore e la gigantografia della mezzofondista, indicata come «orgoglio noneso».
La passione per lo sport e l’entusiasmo diffuso hanno reso dunque quello di oggi un vero «appuntamento di popolo» al quale hanno voluto prendere parte anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e l’assessore Giulia Zanotelli, accanto al sindaco Luca Zini, all’assessore regionale Lorenzo Ossanna, al commissario della Comunità Silvano Dominici e a diversi rappresentanti istituzionali dell’Alta Val di Non.
«Il Trentino e l’Anaunia non possono che essere orgogliosi di Nadia: ha dato il meglio di sé in una gara di altissimo livello, dimostrando la propria preparazione e una tenacia da grande atleta, quale lei è.
«Nadia ha costruito la sua carriera con tanti sacrifici, tenacia e concentrazione fisica e mentale.
«Merita l’ammirazione di tutti e in particolare dei giovani che vedono in lei un esempio – ha osservato Zanotelli al termine della competizione, in cui Battocletti ha fatto segnare il personale di 14'46"29, a dieci secondi dall’oro conquistato dalla olandese Sifan Hassan. – Nadia Battocletti ha davanti a sé un futuro roseo, per il quale non mancheranno il supporto della famiglia, degli amici e della comunità locale.
«Oggi sotto questo tendone abbiamo respirato un’atmosfera fantastica all’insegna dell’amicizia e di un affetto che questa talentuosa atleta merita pienamente. Siamo tutti orgogliosi di lei.»