«Storie di innovazione. La formazione per persone e imprese»
Cinque piccole realtà della nostra provincia: «Uova di montagna», «Margherita de Cles», «Masetto», «MangioTrentino» e «Vaia»
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Cinque piccole realtà della nostra provincia, protagoniste di altrettante storie, in cui la formazione ha fatto la differenza nel contribuire al successo dell’idea imprenditoriale.
Sono state queste le esperienze professionali - esposte dalla viva voce dei protagonisti, moderati dal giornalista Angelo Conte – che hanno animato la seconda edizione di «Storie di innovazione. La formazione per le persone e le imprese», l’evento organizzato questo pomeriggio da Accademia d’Impresa, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Trento, in occasione dell’apertura della nuova stagione didattica.
Al centro della riflessione è stato il ruolo della formazione nello sviluppo delle competenze professionali e manageriali necessarie alla crescita imprenditoriale, ma anche la capacità di leggere e interpretare il territorio e le sue potenzialità in termini di risposta alla domanda di un mercato globale.
Nel mondo contemporaneo l’innovazione non può prescindere dall’ibridazione delle competenze e dalla contaminazione dei saperi.
Lo dimostra chiaramente l’esperienza di Mattia Cristoforetti e di Giovanni Tava, fondatori di «Uova di montagna». Obiettivo? Produrre il miglior uovo sul mercato. Ma come si può fare a raggiungere l’eccellenza in un settore così tradizionale? Mattia e Giovanni hanno capito che per produrre uova dalla qualità estrema era necessario studiare gli animali.
Nascono così allevamenti modulari che rappresentano «il paradiso della gallina»: «Abbiamo iniziato studiando la gallina - afferma Mattia Cristoforett,i - il suo modo di vivere, le condizioni ideali per il suo benessere partendo dall’assunto che le migliori uova potessero venire solo da galline felici.»
Oggi i loro prodotti sono nel menù dei più rinomati ristoranti del mondo e dalla Val di Gresta le loro uova arrivano sulle tavole di Hong Kong.
Anche quello di Margherita de Cles è stato un percorso professionale dove l’innovazione è nata dalla formazione.
Giovane stilista, sensibile ai temi della sostenibilità e della ecocompatibilità, Margherita è fondatrice e direttrice creativa di un atelier che realizza capi unici all’insegna dello slow fashion: abiti femminili personalizzati, ma completamente green alla base dei quali c’è uno studio particolare dei tessuti per ridurre al minimo, se non eliminare, l’impatto ambientale in un settore, quello della moda, che è fra i più inquinanti al mondo.
La formazione continua è alla base anche del progetto culturale di Giulia Mirandola, ideatrice di «Masetto», un luogo dedicato all’ospitalità nella Valle di Terragnolo dove il turismo è prima di tutto esperienza relazionale e culturale all’insegna di spettacoli, mostre, presentazioni di libri, collaborazione con artisti.
Il Trentino è da sempre terra di boschi e il legno è uno dei materiali più tradizionali della nostra economia.
Dal dramma inflitto alle foreste dall’uragano Vaia nasce l’idea di un gruppo di amici, il team Vaia, per produrre arte.
Marianna Moser ha illustrato il processo creativo che ha portato alla creazione di un piccolo, ma elegante amplificatore realizzato con il legno dei boschi devastati dalla tempesta.
Un oggetto iconico, la cui produzione coinvolge una ampia rete di artigiani, capace di generare valore dalla distruzione arrecata dal disastro ambientale.
Anche all’origine dell’idea di Matteo Fait e Tommaso Manfrini c’è il territorio, e in particolare la sua vocazione agricola.
La Valle di Gresta è un mosaico di produzioni orticole di eccellenza e l’orticoltura è una passione che accomuna i due amici che di professione fanno gli informatici. Ed è qui che entra in gioco la contaminazione delle competenze. La tecnologia corre in soccorso dell’agricoltura.
Nasce così «MangioTrentino», un sito di e-commerce che aspira a diventare una vetrina per tutte le piccole produzioni della Val di Gresta realizzando una rete di piccole imprese che valorizza il territorio e le sue risorse.
«Tutte queste storie, nella loro peculiarità – ha affermato il direttore di Accademia d’Impresa, Bruno Degasperi – mostrano come la capacità di fare innovazione sia oggi strettamente legata alla formazione. È questo legame che consente all’innovazione di nascere anche nei settori più tradizionali e di configurarsi come un processo plurale, ovvero multisettoriale e non legato solo all’ambito tecnologico, come oggi si è propensi a credere.»
Natale Rigotti, presidente di Accademia d’Impresa, ha ricordato le ragioni che sono state alla base dell’istituzione della struttura formativa della Camera di Commercio.
«Quarant’anni fa – ha ricordato Rigotti – c’erra un forte bisogno di formazione imprenditoriale in Trentino e la risposta delle categorie economiche fu il progetto di Accademia affidato alla Camera di Commercio. Accademia oggi può dire di aver vinto quella sfida e di essere diventata un patrimonio prezioso per l’economia trentina.»
Rigotti ha anche annunciato che tra i futuri progetti della azienda speciale vi è quello della realizzazione di un percorso formativo distribuito sul territorio e dedicato ai prodotti trentini, in particolare al mondo dei formaggi, specialmente quelli di malga che sono oggetto di valorizzazione tramite il marchio «Trentino di malga» da parte della Camera di Commercio di Trento.
Infine, Alberto Olivo, segretario generale della CCIAA di Trento, nel portare i saluti del presidente Bort, ha sottolineato il ruolo di servizio alle imprese offerto dall’Azienda speciale che fin dalla sua fondazione ha sempre garantito con le sue proposte formative un coordinamento fra le logiche di sviluppo territoriale e le moderne sfide poste dal mercato.