Un fine settimana dedicato ad una specialità di stagione
L'asparago del Trentino ospite di lusso a Palazzo Roccabruna
È un prodotto diffuso in varie zone
del Trentino (Vallagarina, Alto Garda, Valsugana), ma è in valle
dell'Adige e, in particolare, nei terreni sabbiosi intorno a
Zambana che trova condizioni di sviluppo ideali: è l'asparago del
Trentino.
Una specialità gastronomica che vanta un lungo legame con il
territorio: le prime notizie attendibili risalgono agli inizi
dell'Ottocento, quando in seguito all'annessione del Trentino al
Regno d'Italia furono pubblicati sulla rivista «Annali
dell'agricoltura» alcuni articoli dedicati ai prodotti locali.
Fra questi si menzionano gli asparagi coltivati «ne' campi sabbiosi
dietro l'Adige» che il cronista dell'epoca definisce «assai più
saporiti di quelli che mangiassi mai in Italia o Germania».
In omaggio a questa tradizione l'Enoteca provinciale del Trentino
propone giovedì 12 maggio ad ore 18.00 un laboratorio sul tema
dell'abbinamento fra vino e asparago dal titolo «L'asparago e il
vino: freschezza e freschezza» (è gradita la prenotazione: tel.
0461/887101).
Sabato 14 maggio ad ore 18.00, in collaborazione con l'Associazione
asparagicoltori trentini, verranno prese in esame le
caratteristiche organolettiche dell'asparago di Zambana «L'asparago
di Zambana: delicatezza e tenerezza» (è gradita la prenotazione:
tel. 0461/887101).
Ritorna nel fine settimana l'appuntamento con la cucina degli chef
trentini ospiti dell'Enoteca.
Per il ciclo «A tavola con la cucina trentina» sabato 14 maggio
dalle 19.00 alle 22.00 il rifugio Fuciade di Passo San Pellegrino
proporrà il menù dal titolo «Asparagi in frac».
Domenica 15 maggio dalle 12.00 alle 15.00 sarà la volta del
ristorante Per Bacco di Mezzolombardo con un menù dal titolo
«Asparagi che passione!».
Al mattino ad ore 11.00 nella sala Conte di Luna l'ultimo concerto
del ciclo «Cm 0» a cura di J. Futura Orchestra. Musiche di Ravel,
Satie, Kagel e Serafini con Anna Kravtchenko e J. Futura Orchestra
(ingresso libero).
Coltivazione
L'asparago bianco trentino appartiene a varietà importate da altre
regioni europee o autoprodotte in zona a partire dal seme di
queste.
Coltivato in pieno campo, trae le sue particolari caratteristiche
(delicatezza di gusto, tenerezza e sostanziale assenza di fibra)
dalle condizioni pedoclimatiche in cui è coltivato e dalle stesse
tecniche di produzione.
Per la preparazione dell'asparagiaia è tradizione avvalersi di
rizomi (fusti striscianti, dotati di grosse radici) di un anno,
chiamati «zampe», che sono messi a dimora, dopo un'accurata
preparazione e una cospicua concimazione del terreno, entro fosse
della profondità di 20-25 cm e della larghezza di 50-70 cm.
Le zampe sono poi ricoperte di terra fino al ripristino del livello
naturale del suolo. Il primo anno sono lasciate vegetare con
interventi esterni limitati alle normali cure colturali
(sarchiatura, difesa fitosanitaria, recisione ed asporto di steli
secchi in autunno).
Nella primavera del secondo anno (inizio marzo) si apprestano le
«andane» di terra, i classici argini rilevati e paralleli tra loro,
al fine di consentire la crescita interrata dei «turioni» (parte
commestibile dell'asparago) e di garantirne l'assenza di
colore.
Allo stesso scopo le «andane» vengono pacciamate con film plastico
scuro che consente l'assenza di colorazione anche degli apici dei
«turioni».
La raccolta è eseguita a mano o con attrezzi tradizionali in un
periodo di circa due mesi (in fondovalle da fine marzo a fine
maggio).
Al termine della raccolta le «andane» sono spianate per evitare il
progressivo innalzamento del rizoma ed i «turioni» che si
sviluppano sono lasciati vegetare con normali cure colturali.
L'Asparago di Zambana De.Co. e l'As.TA.
L'Asparago di Zambana, che grazie all'impegno dell'amministrazione
comunale ha ottenuto la De.Co. (denominazione comunale), è un
asparago bianco con peculiari caratteristiche di delicatezza,
tenerezza e assenza di fibra. Ciò è dovuto alle particolari
condizioni climatiche, del terreno e ai sistemi di coltivazione. I
produttori del comune di Zambana - area cui è delimitata la
denominazione - devono rispettare un preciso disciplinare di
produzione per conseguire il marchio che attesta la genuinità e
l'autenticità del prodotto a garanzia del consumatore. L'Asparago
di Zambana è anche il primo asparago bianco ad essere inserito fra
i prodotti dell'Arca di Slow Food.
Molti dei produttori di asparagi trentini sono rappresentati
dall'As.TA, Associazione asparagicoltori trentini, che riunisce e
commercializza direttamente il prodotto dei propri iscritti.