«Pale Blue Dot», il 25 novembre a Teatro Portland

A «La Bella Stagione» si parla della Terra, il nostro Pallido Pallino Blu, in un’incredibile storia di speranza, meraviglia, bellezza e disperazione

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Ritorna a Trento lo spettacolo vincitore di Premio nuova_scena.tn 2015, dopo le numerose repliche in Italia e in Europa: Pale Blue Dot - Pallido Pallino Blu, di e con Andrea Brunello, in scena al Teatro Portland nella serata di venerdì 25 Novembre, ore 21.00.
Lo spettacolo trae ispirazione dalla figura dell'astronomo Carl Sagan che per primo clonò il nome Pale Blue Dot, guardando una immagine della Terra vista da 6 miliardi di chilometri di distanza, dalla navicella Voyager 1.
La Terra vista da così distante è solo un «pallido pallino blu» perso nel buio dell’universo, mescolato con le stelle e le galassie.
Un’immagine iconica che ha segnato la storia dell’astronomia.La Terra è la nostra astronave, fragile e bellissima. L’unica che abbiamo.
 
Pale Blue Dot è una produzione della Compagnia Arditodesìo e fa parte del progetto di teatro e scienza Jet Propulsion Theatre; Pale Blue Dot è stato realizzato con la collaborazione del Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Trento, con l’Università di Bordeaux e con la Fondazione Bruno Kessler.
La regia è di Christian Di Domenico, la scenografia di Roberto Abbiati e le musiche originali sono di Enrico Merlin.
Il destino della sonda Voyager 1 si mescola con quella del suo creatore dalle tendenze suicide, quelle di suo figlio sognatore e quelle del Pianeta Terra.
Mentre il satellite artificiale si allontana dal sistema solare, tutto cade in prospettiva, diventa dolorosamente chiaro che il nostro Pallido Puntino Blu, la Terra, è l’astronave spaziale più preziosa e va protetta senza esitazione e senza compromessi.
Noi, gli umani molto intelligenti che per centinaia di migliaia di anni siamo stati cacciatori e raccoglitori nomadi e solo negli ultimi istanti del nostro tempo siamo diventati coltivatori e allevatori, abbiamo cambiato profondamente il nostro pianeta.
 
Adesso affrontiamo un disastro ambientale di dimensioni globali, e noi ne siamo la causa.
Eppure sembra che non abbiamo gli strumenti mentali per capire il rischio in cui ci troviamo.
Perché non riusciamo a correggere il tiro? Forse non siamo «ingegnerizzati» per farlo? Forse non siamo così intelligenti? Abbiamo creato delle meraviglie, abbiamo inviato navicelle spaziali verso altri sistemi solari eppure non riusciamo a gestire il più distruttivo dei problemi che la nostra specie ha mai dovuto affrontare.
Ma quando tutto sembra perduto avviene la più incredibile delle rivoluzioni. È profonda, è condivisa da tutti in ogni angolo del mondo. È draconiana e necessaria.
Il senso fatalistico di inevitabilità è sollevato dalle nostre anime e la struttura sociale cambia per sempre e per il meglio.
 
Tutti i problemi sono risolti… Ma è successo veramente? Può succedere veramente? Oppure è solo utopia, una storia di speranza che deve essere raccontata e poi inviata al Voyager 1 così che almeno lui possa tenere un’ultima finale reliquia della nostra civilizzazione che potrebbe anche essere giunta al termine del suo viaggio.
Pale Blue Dot si terrà presso il Teatro Portland, in via Papiria 8 a Piedicastello (Trento) nella serata di Venerdì 25 Novembre 2016, alle ore 21.00.
Biglietti: Intero 12 €, Ridotto Newsletter e Carta in Cooperazione 10 €, Soci Spazio14, Estroteatro, Centro Teatro, Emit Flesti e 33Trentini 9 €, Ridotto Studenti 8 €, Ridotto soci Portland 6 €.
La stagione è resa possibile da un finanziamento della Fondazione Caritro e dalla Provincia Autonoma di Trento.
Dopo ogni spettacolo sarà possibile incontrare gli artisti della compagnia, in maniera informale negli spazi del Teatro Portland, durante la ormai consueta degustazione di vini offerta dalla Cantina Vivallis.