Giovedì 3 novembre, tre film sulla Grande guerra a Trento

La rassegna cinematografica è organizzata dalla Fondazione Museo Storico del Trentino all’Auditorium di circoscrizione in Via Giusti 35 – Ingresso libero

Giovedì 3 novembre alle 20.30 il primo film ad aprire la rassegna sarà Gli anni spezzati (regia di Peter Weir, Australia, 1981, 105’).
Il film è ambientato durante la prima guerra mondiale e narra la tragica fine, tra le rocce di Gallipoli, del contingente australiano chiamato a combattere nel nome del re e dell'impero d'Inghilterra, ma considerato dagli inglesi semplicemente come carne da macello.
Un massacro che coinvolge anche il giovane protagonista del film, un atleta di belle speranze.
 
Si proseguirà giovedì 10 novembre con il film E Johnny prese il fucile (regia di Dalton Trumbo, USA, 1971, 111’).
Durante la grande guerra mondiale un ragazzo americano viene ferito orrendamente: perdute braccia e gambe, è ridotto ad un troncone sul quale i medici di un ospedale osservano i risultati di esperimenti che servono a mantenerlo in vita.
Ma Johnny ha un'anima, una coscienza, e chiede che lo lascino morire o che il suo caso venga reso pubblico.
Non lo accontentano: Johnny continua a rimanere nascosto, a testimonianza dell'assurdità della guerra.
 
L’ultimo appuntamento sarà giovedì 17 novembre con la proiezione di Orizzonti di gloria (regia di Stanley Kubrik, USA, 1957, 86’).
Nel corso del primo conflitto mondiale due generali francesi ordinano, per ambizione e stupidità, un inutile attacco suicida.
Quando questo fallisce, i due accusano di codardia i soldati e stabiliscono che ne vengano fucilati tre a caso come esempio per la truppa.
Nonostante gli sforzi di un onesto colonnello, le sentenze vengono eseguite: uno dei condannati, ferito, viene portato davanti al plotone in barella.
 
Tutte le proiezioni si terranno presso l’Auditorium della Circoscrizione San Giuseppe-Santa Chiara in via Giusti 35 a Trento, con inizio alle ore 20.30. L’ingresso è gratuito.
La rassegna rientra nell’ambito delle iniziative collaterali alla mostra «Corpi disarmati: la meccanica della normalità», allestita presso Palazzo Eccheli-Baisi di Brentonico: un percorso espositivo dedicato a coloro che, al termine del primo conflitto mondiale, furono segnati permanentemente dall'esperienza bellica e quindi sospinti ai margini della società e condannati alla solitudine.