La morte di Daniza è una tragedia che ha colpito l’intero Paese
La stampa nazionale si è scatenata, ma il non aver saputo trattare con un’orsa che aveva familiarizzato troppo con gli uomini lascia un vuoto dentro ognuno di noi
Cliccando l'immagine in basso si accede al filmato sugli orsi in Treentino.
Il peggio che si poteva temere è accaduto.
Mentre la gente era contraria addirittura alla semplice cattura dell’animale, qualcosa è andato storto e la povera Daniza non è riuscita a sopravvivere alla dose di sonnifero iniettato da distanza di sicurezza.
Solo una settimana fa il comando della Forestale trentina aveva spiegato che i tempi di cattura dell’animale si erano dilatati perché lo si voleva catturare senza mettere a rischio la vita stessa dell’orsa. Tra i pericoli per la sua vita c’era proprio l’eventualità che non sopravvivesse al narcotico.
Poi probabilmente la presenza dell’orsa, che si è palesata senza pudore in vari centri abitati delle Giudicarie (vedi denuncia del sindaco di Bocenago Ferrazza), ha imposto l’accelerazione dei tempi e si è passati al piano B, quello del narcotico.
Non conosciamo i dettagli, ovvero se abbia cessato di vivere per overdose o perché, intontita, si sia messa in qualche situazione di rischio, ma poco importa. Daniza indietro non torna.
I cuccioli di orso non corrono pericoli di sorta, ma certamente il non aver saputo superare la difficoltà di un’orsa che aveva familiarizzato troppo con gli uomini lascia un vuoto dentro ognuno di noi.
Saranno comunque contenti quelli che volevano la sua soppressione, perché hanno ottenuto quello che volevano.
Intanto la stampa nazionale ha messo la notizia in testa a tutte, prima ancora delle decisioni prese da Obama per contrastare il genocidio dei criminali dell’ISIS.
«I Trentini sono ricchi e insensibili», questo il luogo comune. Noi sappiamo che le cose non stanno così, ma non abbiamo argomenti per dimostrare il contrario.
GdM