Storie di donne, letteratura di genere/ 185 – Di Luciana Grillo
Giuliana Izzi, «La famiglia del Duemila» – Un saggio completo che fotografa la società italiana e trentina del primo ventennio del terzo millennio
Titolo: La famiglia del duemila
Autrice: Giuliana Izzi
Editore: UCT 2016
Collana: Memoria delle radici
Pagine: 174, illustrate, brossura
Prezzo di copertina: € 19,00
Questo libro di Giuliana Izzi - la Famiglia del Duemila - è stato presentato da l'Adigetto.it lo scorso mese di aprile in quanto l'autrice è una scrittrice trentina. Oggi pubblichiamo la puntuale recensione di Luciana Grillo che, come sempre, si occupa di libri scritti da donne. |
Mentre ci avviciniamo alla fine del primo ventennio del Duemila, Giuliana Izzi, giornalista e scrittrice trentina, in questo saggio chiaro e definito, che comprende i suoi articoli pubblicati a partire dal 1999 sulla rivista U.C.T., racconta l’evoluzione, l’involuzione, i cambiamenti, le problematiche che caratterizzano la famiglia e, in tutta la penisola, ne vedono lo smembramento e danno vita a nuove forme come la convivenza e la monogenitorialità.
Naturalmente, da trentina, la Izzi fa riferimenti precisi, cita dati e situazioni che riguardano proprio la nostra provincia e allunga il suo sguardo anche sulla natalità, la denatalità, la procreazione assistita, l’aborto e sul mondo degli anziani, sulle malattie più diffuse – dall’Alzheimer alla dislessia alla ludopatia, – sui disturbi alimentari ecc. ecc.
Insomma, tutto ciò che riguarda in senso ampio la convivenza civile, viene preso in esame e squadernato davanti ai lettori e alle lettrici, partendo dai ruoli che fino ad alcuni anni fa sembravano immobili e inamovibili: oggi, benché si continui generalmente a pensare che il rapporto padre-figlio debba essere comunque subalterno a quello madre-figlio, esiste il congedo parentale e i padri separati «si sono riuniti in Associazioni perché si sentono discriminati e per ottenere che i loro diritti alla custodia dei figli vengano riconosciuti».
La Izzi prende in considerazione anche il ruolo della madre che «se è una donna serena e appagata saprà dare al figlio il latte ma anche il miele», che non vuole più nascondere il suo pancione sotto abiti informi, ma lo esibisce «indossando abiti aderenti o pantaloni. Dimostrando così che è fiera della sua maternità…».
Accanto ai genitori che a fatica imparano il nuovo mestiere certamente commettendo anche degli errori, si affiancano i nonni «conservatori, moderni, disponibili, indipendenti, diversi da quelli di un tempo, ma fondamentalmente uguali. Unici e indispensabili», la cui vita diventa più lunga e intensa, al passo con i tempi.
Maneggiano con disinvoltura telefoni e computer, issano sulle loro spalle i nipotini di cui si occupano con tenerezza, per aiutare ancora una volta i figli che si sposano sempre più tardi, che divorziano, si risposano.
E i nonni rappresentano per i nipoti un sicuro riferimento.
Se in Europa e negli Usa già da tempo il 50% delle coppie convive prima (o invece) del matrimonio, in Italia la convivenza è arrivata più tardi e «secondo i sociologi il matrimonio si è trasformato da rito di passaggio all’età adulta a rito di conferma».
Spesso le famiglie si allargano, perché al nucleo originario si aggiungono i nuovi coniugi e i figli di primo letto; può accadere che gli adolescenti si disorientino e per aiutarli occorre l’aiuto dello psicoterapeuta.
Per sostenere genitori e figli, la Izzi ci ricorda che esistono associazioni come il MOIGE e Telefono azzurro. E sottolinea che i figli sono sempre e solo figli, senza etichette che distinguano i legittimi dai naturali, così come «mamma e papà anche se separati possono essere buoni genitori».
Né possono mancare, fra gli argomenti trattati, il capitolo dedicato alle famiglie omosessuali, l’iter parlamentare della «Cirinnà» e il primo matrimonio gay celebrato a Trento dal Sindaco.
Nell’argomento «famiglia» ci sono anche i single che «in Italia hanno toccato quota sette milioni. La crescita riguarda soprattutto la fascia d’età tra i 15 e i 45 anni». In Trentino, nel 2010, i single di entrambi i sessi erano 67.334.
L’attenzione dell’autrice si ferma sul ruolo maschile, forse perché maggiori e più evidenti sono le differenze rispetto agli anni scorsi: ci parla di Professione Casalingo.
I tempi cambiano, chi non riesce a procreare può ricorrere alla procreazione medicalmente assistita, grazie ai progressi dell’ingegneria genetica, mentre si discute su più fronti di problemi etici.
Per contrasto, ci sono anche le donne che – diventate madri – uccidono i loro figli, come moderne Medea, e altre che – prima ancora che i bimbi nascano – abortiscono per i più diversi motivi.
Giuliana Izzi, sempre attenta al mondo delle donne, naturalmente ha scritto anche di violenza e prostituzione, di pedofilia e di trapianti, senza trascurare – come già anticipato – le malattie del corpo e della mente.
Un saggio completo che fotografa la società italiana e trentina del primo ventennio del terzo millennio.
Luciana Grillo – [email protected]
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