«Sopra il lavoratore l’Unifarm campa/ sotto l’Unifarm il lavoratore crepa»
Presidio dei lavoratori all'UNIFARM di Ravina per la mancata applicazione di una sentenza
La mattina di martedì 16 settembre mattina si è svolto un presidio di lavoratori e lavoratrici davanti alla sede dell'UNIFARM di Ravina, organizzato dal Sindacato di Base Multicategoriale (in sigla S.B.M.), con la partecipazione e la solidarietà dello SLAI/COBAS e dell'U.S.B. del Trentino.
Motivo della protesta, la mancata applicazione di una sentenza emessa lo scorso 10 giugno 2014 dal giudice del lavoro del Tribunale di Trento che ordina al colosso farmaceutico di inquadrare una decina di suoi operai al 4° livello contrattuale (attualmente sono al 5°), con una differenza stipendiale in favore dei lavoratori di circa 100 euro mensili.
Davanti alla sede aziendale, piena di bandiere sindacali, campeggiava uno striscione con la scritta «Sopra il lavoratore l’Unifarm campa/ sotto l’Unifarm il lavoratore crepa».
Uno slogan forte per denunciare che l'UNIFARM non rispetta le sentenza emesse dalla Magistratura, accampando da tre mesi fantomatici problemi tecnici.
In realtà trattasi di una condotta del tutto arbitraria ed al limite dell'eversione, atteso che le decisioni dei giudici, belle o brutte, favorevoli o sfavorevoli, si possono criticare, contrastare appellandole ma non certo contravvenirle.
Altri sue sono stati i motivi dell'odierna protesta, ben riassunti nell'allegato volantino sindacale:
1) il diritto alla sicurezza ed alla salute nei luoghi di lavoro e
2) il diritto alla rappresentanza sindacale dei lavoratori.
Nel primo caso, in UNIFARM i lavoratori e le lavoratrici non vengono sottoposti a visita di sorveglianza sanitaria, prevista dalla legge, in specie il decreto legislativo n. 81/2008.
La norma prevede che, almeno ogni anno solare, ciascun dipendente dovrebbe essere visitato dal medico competente il quale accerta la compatibilità delle lavorazioni e delle mansioni con lo stato psico-fisico delle maestranze, proprio allo scopo di prevenire infortuni sul lavoro o malattie professionali, a carico dell'INAIL e quindi della spesa sociale, cioè pubblica.
In UNIFARM tutto ciò non avviene con grave rischio soprattutto per gli moperai e le operaie addetti all'allestimento ed alla distribuzione dei farmaci.
Nel secondo caso, le organizzazioni sindacali di base in UNIFARM non hanno diritto di esistere perché la direzione aziendale riconosce solo CGIL, CISL, UIL di categoria che ben si guardano da indire le elezioni fra le maestranze per l'elezione della rappresentanza sindacale unitaria, oramai scaduta dal luglio ultimo scorso e non più in carica.
La protesta di questa mattina ha sortito un primo risultato. Il direttore generale, assediato dalla protesta e non senza aver richiesto l'intervento della Polizia di Stato pur in presenza di una manifestazione pacifica ed ordinata, è stato costretto a convocare S.B.M. domani mercoledì 17 settembre 2014 alle ore 10 negli uffici della ditta di Ravina per avviare la trattativa ed il confronto sui problemi all'origine della protesta.
Quindi domani la lotta continua a Ravina, davanti ai cancelli UNIFARM, dove è stato convocato un nuovo presidio in concomitanza con l'incontro.