75ª Mostra dei Vini dl Trentino, fiore dell'enologia provinciale
Dal 20 al 23 maggio la parola passa si vini e alle grappe del Trentino in mostra al Castello del Buonconsiglio e a Palazzo Roccabruna
Siamo giunti alla 75ª edizione della
storica Mostra dei Vini del Trentino, ospitata sia nella
prestigiosa sede del Castello del Buonconsiglio che nella sua sede
naturale a Palazzo Roccabruna, alla quale parteciperanno 42
produttori e 24 distillerie.
Dal 20 al 23 maggio la parola passa ai vini e alle grappe.
Dopo le polemiche dei mesi scorsi nel mondo dell'enologia trentina,
di cui parliamo in altro articolo, eccoci alle
quattro giornate di degustazioni arricchite da cultura, arte,
storia, prodotti tipici, dibattiti, musica e cabaret.
E, proprio da questo appuntamento, è atteso un forte messaggio di
unità del mondo vitivinicolo trentino.
Questo almeno si aspetta l'assessore provinciale all'agricoltura,
foreste, turismo e promozione Tiziano Mellarini che, nel corso
della presentazione stampa dell'evento, non ha utilizzato giri di
parole.
«Nelle scorse settimane - ha detto - il mondo dell'enologia
trentina non ha dato un bello spettacolo di sé, e ha trasmesso
un'immagine negativa, di forte frammentazione. Divisioni che non
fanno certo il bene del sistema-Trentino, che ha bisogno invece di
recuperare il proprio patrimonio legato al mondo del vino come
elemento centrale della propria economia ed identità.
«Per questo auspico che da questa Mostra dei vini emerga un
messaggio positivo di ritrovata unità di intenti, di collaborazione
più responsabile tra le varie anime del settore, dalla produzione
di tipo industriale, al mondo cooperativo, ai vignaioli.
Ma, soprattutto, che esca una linea di forte distintività del
nostro prodotto, che deve essere unita ad un percorso di maggiore
formazione professionale degli addetti al settore e sostenuta da
un'adeguata promo-commercializzazione».
Concetto è stato sottolineato anche dal presidente della Camera di
Commercio di Trento, Adriano Dalpez.
«Questa Mostra è davvero un momento di confronto importante, nel
quale i produttori devono dialogare con la gente e fra di loro. Il
settore del vino non può prescindere da questi momenti se vuole
risollevarsi completamente dal momento di difficoltà degli scorsi
anni.
«Penso che Palazzo Roccabruna e il Castello del Buonconsiglio siano
le sedi ideali per lanciare messaggi positivi e di ottimismo
attorno a questo mondo, oltre che posti straordinari dove legare
amore per il vino, cultura, storia e arte».
Infine, nel saluto introduttivo di Elvio Fronza, presidente del
Consorzio tutela vini del Trentino, una riflessione anche sul
futuro del settore.
«I dati sulla vendemmia 2010 ci riportano uno scenario tutto
sommato buono, con circa 10mila ettari di superficie vitata in
provincia, con una raccolta di 1.250.000 quintali di uva, che si
sta sempre più polarizzando verso quella bianca (70,8%, in
maggioranza Chardonnay e Pinot grigio) mentre l'uva rossa (29%) è
in regressione.
«Un trend che ha seguito e per certi versi pure anticipato il
sentimento del mercato, che però ci pone degli interrogativi
riguardo al "dove" sta andando la nostra produzione. Compito del
Consorzio è appunto quello di individuare una strada e infatti
stiamo lavorando con più strumenti verso un obiettivo: quello del
vino territoriale.»