La Regione ha deciso di resistere in giudizio al ricorsi sui vitalizi
E questo avverrà sia innanzi al TAR, sia innanzi al Tribunale Civile di Trento
La Giunta regionale ha oggi deliberato di resistere in giudizio al ricorso in tema di vitalizi presentato innanzi al Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa. L'incarico di patrocinare la Regione Trentino Alto Adige è stato conferito agli avvocati Giandomenico Falcon e Fabio Corvaja di Padova. Con una seconda deliberazione, sempre in tema di vitalizi, la Giunta ha deciso di resistere in giudizio, accanto al Consiglio regionale, ai 43 ricorsi promossi davanti al Tribunale Civile di Trento. Gli avvocati patrocinatori saranno individuati di concerto con l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. |
Questa la notizia e ora il commento.
Dalla Regione non ci attendevamo nulla di meno che l’opposizione netta ai ricorsi, però la questione va vista lo stesso in maniera più obiettiva.
La prima cosa che vogliamo dire è che è difficile dare torto a un consigliere che ha ricevuto in buonafede la sua liquidazione, magari senza neppure chiedersi se il conteggio fosse giusto o sbagliato.
Magari i soldi li ha investiti o semplicemente spesi e troviamo imbarazzante far sì che qualcuno debba rivendersi la casa per far fronte al cambiamento di rotta del suo ex datore di lavoro.
Parliamo sempre di buona fede.
Certo è che a nostro parere se qualcuno ha commesso errori, è lui che deve pagare il danno, sia quelo provocato all’erario o al beneficiario dei vitalizi.
La seconda cosa che vogliamo evidenziare è che i vitalizi non sono stati azzerati ma solo aggiustati. E si parla sempre di cifre generose, anche se oggettivamente il Trentino e l’Alto Adige rimangono esempio della buona amministrazione.
Ma di fronte alla situazione generale, in cui moltissimi prendono pensioni del tutto al di sotto della soglia di povertà, e soprattutto agli esodati, che hanno pagato a rovescio le incongruenze dei governi politici del nostro paese che prima hanno dato e poi tolto, ci sentiamo in dovere di augurarci che la giustizia amministrativa faccia il suo corso.
E questo non solo in onore allo scomparso presidente Moltrer che ha sollevato la questione, ma proprio nel nome del buonsenso che gli uomini dovrebbero avere prima ancora della buona volontà.
GdM