Al via la 38ª edizione di Oriente Occidente Dance Festival

Sarà dedicata alla Nuova Via della Seta – Venerdì 31 inizio con la prima assoluta di Siren del coreografo svedese Pontus Lidberg, coproduzione del Festival

Finalmente al via la 38esima edizione di Oriente Occidente Dance Festival, il festival di danza contemporanea che dal 1981 mette Rovereto e il Trentino al centro delle grandi direttrici artistiche provenienti da tutto il mondo.
Il 2018 è un anno particolare, che non solo sancisce l’inizio del progetto triennale di indagine della Nuova Via della Seta, la nuova strategia commerciale di messa in rete di Europa e Asia che si muove sulle antiche strade che per secoli hanno collegato Oriente e Occidente, ma è anche l’ultima interamente ideata e progettata dalla coppia di storici direttori artisti e fondatori Paolo Manfrini e Lanfranco Cis.
 
Venerdì 31 agosto inizio in grande con la prima assoluta di Siren, creazione del coreografo e danzatore svedese Pontus Lidberg in coproduzione con Oriente Occidente, al Teatro Zandonai alle 20.30. Pontus Lidberg è stato definito dalla critica internazionale «un maestro del silenziosamente inquietante».
I suoi lavori sono un concentrato di estetica nordica e teatralità, di movimento continuo dentro cui i gruppi si trasformano ed esplorano la profondità della psiche.
Su musica originale del connazionale Stefan Levin, Siren parte dalla suggestione omerica del canto delle sirene per poi discostarsene lanciando connessioni sull’oggi.
 
«Nella nostra società – spiega Lidberg – ogni cosa è soggetta al cambiamento continuo, non ultima la definizione di cambiamento.
«La sfida delle relazioni interpersonali, della comunicazione, l’isolamento imposto dai social media che guidano le sorti del mondo, la fluidità di genere.»
Affidando a ciascun danzatore un carattere e un ruolo differente, Lidberg gioca integrando un film nella performance.
«Il dialogo del film con la danza – spiega – diventa una meditazione visuale sulla permeabilità, la fluidità, il cambiamento: permeabilità tra differenti strati di danza, fluidità di gender e di carattere, la sfida come inevitabile destinazione di tutte le relazioni.»
 
Biglietti in vendita online, presso la biglietteria del Festival (Corso Rosmini 58, Rovereto), allo 0464.431660 o mezz’ora prima dello spettacolo direttamente presso il teatro.
 
Per la sezione «Nuovi Orizzonti» si prosegue con un’altra prima assoluta al Teatro alla Cartiera alle 22.30.
Davide Valrosso, arstista associato del Festival Oriente Occidente, presenta «Sogno, una notte di mezza estate», la sua prima commissione per il Balletto di Roma: uno spettacolo per otto danzatori della compagnia, liberamente ispirato al capolavoro shakespeariano.
Valrosso dà origine alla storia fantastica e tenebrosa di coppie d’innamorati che si perdono e s’inseguono in un bosco labirintico, fatto d’insidie e seduzioni, magia e sogno.
 
Magia non è altro che l’amore, mentre il sogno è preponderante a tal punto che realtà e fantasia arrivano a confondersi, amplificando lo sguardo su un accadimento a-temporale.
L’elemento onirico è reso dalla presenza di corpi vivi e impalpabili che danzando animano Puck, creatura irreale ma sempre presente che muove, a volte anche senza volerlo, i fili delle relazioni umane.
Biglietti in vendita online, presso la biglietteria del Festival (Corso Rosmini 58, Rovereto), allo 0464.431660 o mezz’ora prima dello spettacolo direttamente presso il teatro.
È prevista una navetta gratuita con partenza dal Teatro Zandonai al termine dello spettacolo precedente.
 
Già nella prima giornata è possibile percorrere tutti e tre i filoni tematici del festival, dedicati ai grandi coreografi internazionali, ai giovani talenti emergenti e alla danza urbana.
Per la sezione legata all’open air, alle 18 in Piazza Malfatti le acrobazie al palo cinese della Compagnia di circo contemporaneo franco-catalana Daraomaï incanteranno il pubblico di ogni età.
Lo spettacolo Tiravol di Agnès Fustagueras I Puig e Martí Soler Gimbernat è una summa della specificità del gruppo: la commistione tra il virtuosismo al palo cinese e l’acrobazia danzata che trasporta gli spettatori in un universo sospeso avvolto dalla partitura musicale per percussioni e tuba composta da David Soubies.

(Replica sabato 1 settembre, ore 16 Piazzale Caduti sul Lavoro).
Ingresso gratuito.