Esercito Italiano all'Università degli studi di Trento

Il 2° reggimento genio guastatori alpini al Dipartimento di Lettere e Filosofia di Trento per una lezione sull’uso sistemico dello strumento militare

L’Esercito Italiano ha condotto ieri una lezione informativa presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, illustrando le capacità della Forza Armata negli interventi in casi di pubbliche calamità e di neutralizzazione di residuati bellici esplosivi sul territorio nazionale.
L’evento ha fatto seguito ad una avviata cooperazione tra i due enti ed ha visto circa un centinaio di studenti dell’Ateneo cittadino, iscritti al corso di laurea triennale in beni Culturali e frequentanti Geografia Storica, partecipare alla lezione tenuta dal personale del 2° reggimento genio guastatori alpini di Trento, sul tema dell’uso sistemico dello strumento militare, ovvero sulla versatilità dell’Esercito Italiano nell’operare in eventi di emergenza territoriale, come alluvioni, terremoti e nevicate straordinarie, analizzando in particolare l’operato degli assetti del genio alpino e dei suoi specialisti, a complemento del sistema di Protezione Civile Nazionale.
 
Gli stessi genieri della Brigata Alpina Julia hanno documentato il loro intervento con l’ausilio di immagini inerenti al repertorio del reparto stesso e in particolare focalizzando l’attenzione sull’attività svolta in coordinamento con Ministero per i Beni Culturali e le Attività Culturali nel contesto dell’Operazione «Sabina», durante il sisma che colpì il Centro Italia nel periodo 2016-2017.
Un altro capitolo sviluppato, ha riguardato la gestione di interventi complessi su bombe d’aereo, rinvenute negli ultimi anni nel contesto regionale, sottolineando la sinergia nell’operare con gli altri Enti ed Istituzioni dello Stato, mediante il coordinamento del Comando Truppe Alpine, sia nella fase di pianificazione che di condotta delle fasi d’urgenza; una menzione all’uopo è stata dedicata all’Operazione «Zentrum», disinnesco di bomba d’aereo eseguito in centro a Bolzano lo scorso mese. 
 
Importante, inoltre, l’informativa riguardante la pericolosità degli ordigni residuati bellici inesplosi, che occasionalmente possono essere rinvenuti in diverse situazioni della vita quotidiana da chiunque, in tale contesto sono state considerate le procedure di prassi da mantenere, ribadendo la necessità di non toccare tali manufatti, segnalandoli invece prontamente alle Forze dell’Ordine presenti in loco.