Carzano, il «Sogno» diventa realtà virtuale con la nuova App

L’evento bellico su smartphone grazie al contributo degli studenti del «De Gasperi»

C’è il torrente Maso, che segnava il confine tra le linee austriache e quelle italiane. Via Carraia, scelta per la vegetazione che la nascondeva agli occhi nemici.
La postazione dei fucilieri e Villa Pavlinka, la baracca segreta sotto il municipio.
Ci sono proprio tutti i luoghi che segnarono la tragica mappa del «Sogno di Carzano», il fatto bellico che nell’autunno 1917 avrebbe potuto cambiare le sorti della Prima Guerra Mondiale.
L’Adigetto.it ne ha parlato a lungo in occasione del 90esimo anniversario (vedi servizio).
Testi, immagini e geolocalizzazione dei luoghi, teatro del sacrificio di 800 bersaglieri, sono stati curati dagli studenti dell’Istituto Alcide Degasperi di Borgo Valsugana.
L’applicazione per smartphone è invece parte del progetto europeo Cultways, coordinato da Trentino Sviluppo, che si snoda tra diversi itinerari turistico-culturali di Italia, Germania, Francia e Spagna.
Un lavoro presentato a Carzano venerdì 13 settembre e che ha aperto la tre giorni di eventi e commemorazioni organizzate dal Comitato 18 settembre 1917.
 
Il «Sogno di Carzano» è uno degli itinerari turistico-culturali inseriti nella app per dispositivi Android realizzata nell’ambito del progetto Cultways coordinato da Trentino Sviluppo in collaborazione con l’Apt Valsugana.
La presentazione ufficiale è prevista per il prossimo 16 ottobre a Rovereto, nell’ambito di un convegno europeo alla presenza di tutti i partner dell’iniziativa.
Un primo «assaggio» dello strumento, che permetterà di muoversi attraverso i luoghi del «Sogno di Carzano» guidati da smartphone, c’è stata però già nella serata di venerdì 13 settembre, presso la Palestra Polifunzionale di Carzano.
Gli studenti della ex V Geometri e IV Relazioni Internazionali dell’Istituto «A. De Gasperi» di Borgo Valsugana hanno infatti presentato il progetto realizzato lo scorso anno con il coordinamento dell’insegnante Elisabetta Fratton.
 
Un lavoro che ha interessato più discipline (storia, topografia, inglese), durante il quale i ragazzi hanno approfondito il fatto storico, visitato i luoghi del tragico evento bellico, rilevato le coordinate geolocalizzandoli con il sistema GPS, elaborato brevi testi descrittivi, tradotti anche in inglese e completati con immagini e fotografie.
Alla fine sono stati mappati 10 luoghi – dall’osservatorio sul Ponte Nuovo alla passerella in legno sul torrente Maso, dalla chiesa alla Villa Pavlinka, fino alla postazione per fucilieri sulla sommità di Montegiglio – che accompagneranno il visitatore, turista o appassionato di storia locale, in un’originale visita guidata dove reale e virtuale si mischiano regalando suggestioni del tutto particolari.
A chiusura della serata Luca Capra, direttore dell’Area Promozione Tecnologica di Trentino Sviluppo, ha illustrato il progetto Cultways, in seno al quale è stata realizzata la prima versione della app focalizzata sui due grandi itinerari del turismo storico-culturale europeo: il Cammino di Santiago e la via Claudia Augusta.
L’applicazione, che per ora funzionerà su smartphone con sistema operativo Android, è in grado di fornire all'utente informazioni specifiche e personalizzate sul luogo in cui si trova: consigli di viaggio, guide virtuali, percorsi turistici ed enogastronomici, oltre che opportunità culturali quali mostre, musei, spettacoli tipici.