Crisi Italia india: l’Italia convoca l’Ambasciatore indiano a Roma

Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi non riconosce la legittima del procedimento per carenza di giurisdizione

Il Ministro degli esteri, Giulio Terzi, ha convocato l’Ambasciatore dell’India in Italia l’indomani della decisione di arrestare i nostri due marò il seguito alla sparatoria avvenuta in mare aperto, nel corso della quale due pescatori indiani avrebbero perso la vita.
Il Ministro ha definito «inaccettabili» le misure prese nei confronti di due nostri militari, precisando che «esiste un grave pregiudizio sulla correttezza del procedimento in corso».
In particolare, l’Italia non riconosce la legittimità della giurisdizione che, secondo le regole riconosciute anche dalla stessa India, nella fattispecie è italiana.
 
Il Ministro Terzi ha messo al corrente sull’esito dell’incontro lo stesso presidente Monti.
De Mistura è riuscito a trovare una sistemazione dignitosa per i nostri soldati, ma si tratta pur sempre di prigione.
Non esistono precedenti di militari processati da Paesi diversi da quelli del proprio stato di appartenenza.
 
Intanto a Milano è scoppiato il caso del Sindaco Pisapia che non ha voluto che fossero esposte in comune le foto dei due marò.
Il Giornale e Libero non hanno risparmiato parole di condanna nei confronti di Pisapia.
 
Tra le battute scritte dai due quotidiani, segnaliamo quella del Giornale, che ha scritto che «Monti fa l’indiano».
Al di là delle parole, vedremo di capire, come abbiamo scritto ieri, se i due tecnici ai vertici degli Esteri e della Difesa riusciranno a portare a casa più risultati dei ministri di elezione popolare.
 
Qui di seguito il testo per esteso della nota diffusa dalla Farnesina dopo l'incontro di Terzi con l'ambasciatore indiano in Italia.

Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi ha oggi convocato alla Farnesina l'Ambasciatore indiano a Roma Debrabata Saha per protestare, a nome del Governo italiano, contro il comportamento delle autorità indiane nei confronti dei due militari italiani detenuti a Trivandrum a seguito dei fatti che hanno coinvolto l'equipaggio della nave italiana Enrica Lexie.
 
Nel ribadire le già più volte espresse posizioni del Governo italiano sulla esclusiva competenza giurisdizionale della magistratura italiana per un fatto che coinvolge organi dello Stato operanti nel contrasto alla pirateria sotto bandiera italiana e in acque internazionali, il Ministro Terzi ha fermamente protestato per le inaccettabili misure adottate nei confronti dei nostri militari, definendo non soddisfacenti anche le attenuazioni del regime di detenzione, peraltro disposte dalle autorità locali solo a seguito dell'azione svolta dal Sottosegretario Staffan de Mistura.
 
Il Ministro Terzi ha inoltre chiesto al diplomatico indiano di trasmettere al Governo di New Delhi e alle autorità statali del Kerala la fortissima preoccupazione del Governo, del Parlamento e dell'opinione pubblica italiana per il clima di tensione e di forte sentimento anti italiano che si registra in India, ed in particolare nella regione interessata, sulla vicenda dei nostri due militari, con un possibile grave pregiudizio della correttezza del procedimento giudiziario in corso, cui comunque l'Italia non riconosce la legittimità per carenza di giurisdizione.
 
Il Ministro Terzi, che ieri aveva riferito in Consiglio dei Ministri sulla vicenda, ha informato degli esiti dell'incontro il Presidente del Consiglio che continua a seguire personalmente gli sviluppi del caso insieme ai Ministri di Esteri, Difesa e Giustizia più direttamente coinvolti.