Polizia Moderna intervista al direttore dell’FBI James Comey
Terrorismo, criminalità e collaborazione internazionale: di questo, e non solo, abbiamo parlato con James Comey, direttore dell’Fbi – Di Mauro Valeri
Nel numero di aprile di Poliziamoderna, rivista ufficiale della Polizia di Stato, l’intervista a James Comey, direttore dell’Fbi.
Con lui abbiamo parlato di come il Bureau combatta oggi il terrorismo ma anche del delicato rapporto tra privacy e sicurezza, tematica molto sentita da Comey.
«Dobbiamo affrontare minacce molto concrete poste da criminali, terroristi, spie e soggetti malintenzionati che si muovono nel mondo cibernetico, – dichiara. – Di conseguenza, abbiamo bisogno di dati di intelligence accurati e tempestivi per identificare tali soggetti e capire cosa abbiano in mente.
«Questo significa che abbiamo bisogno della sorveglianza elettronica e dei dati sulle comunicazioni elettroniche. Per ottenerli, dobbiamo trovare un modo che ci consenta di evitare che vengano commessi reati e al contempo di proteggere la riservatezza e le libertà civili e promuovere l’innovazione nel settore della privacy.»
Ed è sempre il direttore dell’Fbi a sottolineare come sia cambiata la strategia del terrore grazie alla propaganda e alla formazione terroristica su Internet.
«Non è più necessario far arrivare un terrorista esperto negli Stati Uniti per fare proseliti: il reclutamento e la radicalizzazione avvengono online.
«Internet consente loro di assorbire tutto il veleno di cui necessitano per commettere atti di violenza indicibile.
«Questo ha consentito ai terroristi, da spazi sottratti a ogni controllo, di far presa su tante anime tormentate in tutto il mondo, con due obiettivi: il primo, attrarle alla loro causa e convincerle a lasciare il proprio Paese; il secondo, qualora non siano in grado di partire, motivarle a fare qualcosa nel loro Paese.»
La parola chiave per combattere il terrorismo è collaborazione. Collaborazione con le forze di polizia di tutto il mondo, e Comey coglie l’occasione per ribadire quanto sia intensa quella (da lui definita come una tra le migliori) tra la Polizia di Stato e l’FBI nata grazie al giudice Falcone ai tempi dell’operazione Pizza Connection.
Tutto su Polizia Moderna di aprile 2015.