«Dalla Guerra alla Pace: per il centenario della Grande Guerra
Un momento della nostra storia da ricordare con commemorazioni, ma anche con una presa di coscienza effettiva del territorio

Ricorrerà nel 2014 il centenario
dallo scoppio della Grande Guerra, un conflitto che ha pesantemente
segnato la popolazione e il territorio trentino sia per le
conseguenze sociali, sia per quelle di ordine politico e
istituzionale con l'annessione, nel 1918, della regione al Regno
d'Italia.
Facendo seguito alle disposizioni della legge provinciale, oggi la
Giunta, su proposta dell'assessore alla cultura, Franco Panizza, ha
approvato il programma per la promozione delle celebrazioni del
centenario della Prima guerra mondiale.
Nel pomeriggio il programma è stato illustrato alla stampa. Accanto
all'assessore Franco Panizza, il dirigente Laura Boschini, i
soprintendenti Sandro Flaim e Livio Cristofolini, il direttore
della Fondazione Museo storico del Trentino, Giuseppe Ferrandi, il
presidente del Museo storico italiano della Guerra di Rovereto,
Alberto Miorandi e l'assessore alla contemporaneità del Comune di
Rovereto, Luisa Filippi.
«Questa mattina - ha commentato l'assessore provinciale alla
cultura - sono stati formalizzati i percorsi con cui la Provincia
si avvicina al centenario, che coinvolgeranno le strutture
provinciali, le tre Soprintendenze, enti e associazioni del
territorio trentino. L'obiettivo è di ricordare questo momento
della storia non solo attraverso celebrazioni e commemorazioni, ma
con una presa di coscienza effettiva del territorio, per restituire
il significato della guerra per il contesto trentino, europeo e
mondiale. In un certo senso - ha spiegato l'assessore Franco
Panizza - il Trentino ha sperimentato due volte la guerra, prima
nel 1914, con la partenza dei soldati per il fronte, poi nel 1915
con l'ingresso in guerra dell'Italia, diventando prima linea. Fu un
periodo tragico, che lasciò fortissimi segni sul territorio e nella
popolazione e al rientro i profughi trentini trovarono, soprattutto
nella zona meridionale della regione, le case distrutte dai
bombardamenti.»
«Vogliamo ricordare non tanto una data precisa - ha quindi aggiunto
il soprintendente Sandro Flaim, - quanto piuttosto un momento
storico, una storia che è lunga diversi anni. Vogliamo ricordare la
vita dei soldati e della popolazione durante la guerra, la storia
del territorio e delle fortificazioni visto che il Trentino dalla
metà dell'Ottocento agli inizi del Novecento fu interessato da una
fase fortificatoria intensa: eravamo un territorio sensibile
militarmente, per questo tutte le nostre valli furono sbarrate,
ancora oggi sono oltre 500 le fortezze che costellano la
provincia.
«Vogliamo - sono state le conclusioni di Flaim - ricordare la
Grande Guerra perché siamo riusciti a costruire la pace e vogliamo
che le future generazioni continuino a consolidare questo percorso
di pace e di responsabilità.»
Dal canto loro i responsabili dei due musei territoriali, Ferrandi
e Miorandi, hanno sottolineato l'apporto sinergico, al progetto, di
enti, museo, associazioni e amministrazioni pubbliche, nonché la
complessità e il rigore di questa operazione che mette in campo
soggetti e forze diverse.
La Provincia autonoma di Trento si prepara dunque a commemorare il
centenario dello scoppio della Grande Guerra con un programma
organico di eventi - che vedrà l'apporto di soggetti pubblici
territoriali, enti e associazioni - e la creazione di due comitati
che coordineranno le iniziative.
Già nel 2003 era stato affrontato il tema del recupero e della
valorizzazione dei siti della Grande Guerra sul territorio
attraverso l'art. 8 della legge provinciale 1/2003 e,
successivamente, con l'art. 54 della legge 27/2010, che prevede un
programma pluriennale di progetti culturali, di studi, di ricerche,
di interventi nel campo della tutela e della valorizzazione del
patrimonio storico relativo al primo conflitto, compreso il
recupero e il ripristino di percorsi e manufatti militari.
Va in questa linea anche la mozione approvata dal Dreier-Landtag,
per impegnare i governi del Trentino, dell'Alto Adige e del Land
Tirol su programmi comuni.
Al fine di coordinare i vari progetti che prenderanno il via nei
prossimi mesi, verrà istituito presso l'assessorato alla cultura il
«Comitato trentino per le celebrazioni del Centenario della Grande
Guerra», che raccoglierà in seno i principali enti e istituzioni
che operano sul tema della prima guerra mondiale e diventerà il
punto di riferimento per i soggetti proponenti le diverse
iniziative.
Un secondo organo, il «Comitato Operativo di coordinamento», avrà
il compito di sovrintendere al coordinamento operativo di tutte le
iniziative che verranno proposte.
Ogni componente del Comitato operativo avrà specifici compiti
esecutivi e fungerà da riferimento per ciascuna area progettuale.
Si prevedono infatti piani di interventi territoriali, iniziative
della Rete Trentino Grande Guerra, progetti di valenza
interregionale e internazionale, ricerche e studi, progetti legati
alla comunicazione e alla promozione turistica, progetti inerenti
la formazione, nonché un opportuno piano di eventi culturali.
La Fondazione Museo Storico del Trentino curerà gli aspetti di
segreteria e comunicazione di entrambi i comitati.
Un programma di lavori articolato e coordinato, che ha l'obiettivo
non tanto di organizzare la commemorazione del centenario della
Grande Guerra, quanto di promuovere, nella comunità trentina e
soprattutto nei giovani, un processo di approfondimento di quel
particolare periodo storico che dovrebbe accompagnare tutte le
prossime tappe della ricorrenza, trasformandosi in un elemento di
educazione permanente della comunità.
Un percorso, quindi, didattico e divulgativo, più che celebrativo,
che verrà costruito per fasi diverse con il coinvolgimento di una
pluralità di attori al fine di valorizzare un patrimonio storico
che appartiene alla comunità trentina, ma anche alla storia
italiana ed europea.
Nella foto sotto il titolo, una teleferica della rande
Guerra. Nella foto che segue, un recupero.