In Turchia a bordo del caicco – Di Nadia Clementi
La crociera in caicco è un'esperienza fantastica ed è una vacanza meravigliosa, ma non è adatta proprio a tutti
>
La Turchia è un Paese che affascina e attira ogni anno milioni di turisti provenienti da tutto il mondo.
In tanti vogliono visitare la vivace e multiculturale Istanbul, metropoli che fa da cesura tra il mondo europeo e quello islamico, in tanti si concentrano sulle bellezze archeologiche del mondo Bizantino o Ittita che cospargono la penisola dell’Anatolia; altri ancora scelgono la Turchia per il suo mare incontaminato, fatto di acqua azzurra e cristallina, spiagge piene di vita e una cucina mediterranea da far invidia ad altre mete di grido.
Il mare siamo abituati a vederlo dalla spiaggia, mentre sdraiati sulla sabbia o a bagno nel mare osserviamo l’immensità di questa distesa d’acqua che da sempre ammalia l’uomo.
Come ad esempio la bellezza del Mediterraneo, contemplata e descritta con passione dai poeti greci dell’antichità fino ai cantori dell’Italia Meridionale.
Chi però ha sempre avuto un punto di vista privilegiato su questa infinita distesa blu sono i marinai: pescatori, avventurieri e naviganti di fortuna, senza scomodare Ulisse o altri mitici uomini di mare.
Esplorare il mondo da un’imbarcazione rappresenta un modo affascinante e diverso dal solito per scoprire le meraviglie della natura; chi sceglie questo tipo di esplorazione scopre un punto di vista inaspettato, in un viaggio dove la terra, le coste e i golfi ci seguono fedelmente cambiando ogni giorno il paesaggio.
Grazie alla sua natura incontaminata e i prezzi competitivi la costa turca offre la possibilità di passare una fantastica vacanza per chi ama il mare, l’avventura e la scoperta di luoghi lontani dal turismo di massa.
Sinonimo di mare turchese, sole, cieli azzurri e di una grande ricchezza archeologica, la costa turca dell’Egeo è un paradiso di promontori, piccoli isolotti, penisole che offrono numerosi itinerari ricchi di bellezze naturali, un'avventura alla scoperta di villaggi di pescatori, baie rocciose e spiagge da sogno.
Originariamente greca, e in seguito passata ai Romani, questa regione è cosparsa di antiche bellezze che raccontano di cultura greca e araba che convivono qui da secoli.
Il modo più affascinante per scoprire questo gioiello paesaggistico e storico è quello di partecipare ad una crociera blu con un caicco.
Il caicco (kayik in turco), la tipica imbarcazione in legno massiccio di origine turca, oltre che molto caratteristica è anche l'ideale per una lenta e rilassante crociera.
Questo mezzo di trasporto in origine è nato come barca da pesca e carico, ma si è adattata facilmente al nuovo uso turistico grazie alla particolarità di avere spazi ampi e, quindi, al grande comfort che può offrire anche ad un nutrito gruppo di passeggeri.
E in effetti viaggiando sul caicco sembra di alloggiare in un hotel acquatico, in grado di sostare negli angoli più incantevoli e remoti della costa turca, dove i fondali stupendi e l'acqua color cristallo sembra un immenso acquario naturale: una cartolina vivente che ogni viaggiatore porterà per sempre nella memoria.
La crociera in caicco fa scoprire dove la vita trascorre ancora in modo semplice e lentamente, ma nello stesso tempo permette di conoscere posti unici al mondo che difficilmente si raggiungono da terraferma.
Le baie infatti sono spesso abbellite da rocce immerse nel verde, ma anche di borghi marinari e località piene di fascino che si aggiungono alla lista dei paesaggi unici a contatto con la natura, la leggenda e la storia antica.
IL NOSTRO ITINERARIO
Giorno 1.
L’imbarco è avvenuto nel pomeriggio nel porto di Marmaris, una bella città caratterizzata dal suo mercato, ristoranti sul mare e locali notturni.
Marmaris, si trova in una valle tra montagne ricoperte di conifere e acque cristalline popolate da barca a vela e da appassionati di immersioni, vanta una spiaggia di ciottoli molto conosciuta e un lungomare pedonale molto frequentato nei mesi estivi.
È infatti nota per la vita notturna su Bar Street, sede di club a cielo aperto e locali in cui si fa musica dal vivo.
La città è inoltre caratterizzata dalle tipiche case dipinte di bianco e un'antica fortezza che domina la città.
Saliti sul caicco ci accoglie l’equipaggio composto dal capitano, il cuoco e due marinai. Su queste imbarcazioni solitamente i membri dell’equipaggio sono di nazionalità turca e parlano abbastanza bene l’inglese, a volte anche qualche altra lingua europea; comunque si riesce sempre a trovare il modo per comunicare.
Il capitano è ovviamente il vero signore della barca ed è lui che informa i passeggeri, sui punti interessanti per fare lo snorkeling e i luoghi più belli da visitare e dove fare il bagno.
Dall’atmosfera a bordo si comprende subito che trascorrere una settimana in caicco significa condividere, in poco spazio, parte della giornata con altre persone.
Dalla colazione alle escursioni, fino a momenti più difficili come turbolenze, piccoli incidenti o mancanza di luce o acqua a bordo. Il rispetto ci vuole in ogni viaggio, ma ancora di più nello stare una settimana insieme ad altri 15 sconosciuti.
Il consiglio è quello di prenotare una vacanza dove il capitano è anche proprietario del caicco per avere la certezza che la vacanza non avrà intoppi visto che i proprietari curano la barca come fosse un figlio.
Giorno 2.
Navigando verso l'isola Arap si trascorre una giornata di mare e relax, per poi raggiungere la baia di Bazzukale conosciuta come Ancita Loryma, incantevole per le sue acque cristalline.
Le crociere sul caicco non navigano in acque agitate, di solito un caicco getta l’ancora durante la notte in minuscole insenature situate a circa 20-30 metri dalla riva.
In una crociera di una settimana, i passeggeri possono vedere i negozi e i ristoranti sulla riva o apprezzare la vivace vita notturna delle varie località quando la nave è ancorata nelle acque marine di una città costiera.
Per quanto riguarda la vita a bordo poco differisce da altre vacanze in barca (più o meno come una crociera, ma più avventurosa e informale).
Nel prezzo della traversata sono compresi tutti i pasti (escluse le bevande) e la maggior parte dei servizi e tasse portuali, lenzuola e pulizia della barca.
Ciò che non è compreso sono, ad esempio, le mance all’equipaggio: si tratta di un particolare da non sottovalutare poiché si tratta di una pratica molto diffusa sia in Grecia che in Turchia e sarebbe davvero poco educato «dimenticarsene»; le mance (circa 5-10% a persona) si consegnano al capitano alla fine della crociera e vengono divisi tra tutti i membri dell'equipaggio.
Giorno 3.
La navigazione prosegue verso Datca, cittadina mondana con un bel porto, tanti ristoranti e negozi di artigianato locale.
La città offre la possibilità di effettuare un’escursione a Knidos, sito archeologico sul mare dove si trova un antico teatro e il tempio di Afrodite. I reperti della penisola di Datça risalgono al 2000 a.C. I primi abitanti di cui si ha notizia sono i Carii che giunsero in questa zona nel 1000 a.C. attraverso la Grecia e la Tracia, fondarono Knidos.
I Dori e i Romani costruirono molti templi nella nuova Knidos e la città divenne famosa per la sua statua di Afrodite.
Nell’ultimo periodo dell’Impero Romano e nel primo periodo dell’Impero Bizantino i templi vennero sostituiti dalle chiese e la città raggiunse una popolazione di 70.000 persone.
Nell’ultimo periodo bizantino, in seguito ai terremoti e alle incursioni dei corsari, la città perse la sua importanza e venne abbandonata; oggi è un luogo che attira turisti da ogni parte d’Europa che vogliono visitare le sue bellezze archeologiche.
Giorno 4.
Dopo la prima colazione, che solitamente è in stile continentale, la navigazione prosegue verso la baia di Aktur, con tappa Bencik Bay, che ha un ingresso molto stretto simile a un fiordo.
Qui i paesaggi sono bellissimi, la natura è ancora selvaggia e la costa è caratterizzata da baie nascoste che si snodano davanti ai vostri occhi come piccoli gioielli.
Una volta attraccati nella baia si cena con un menù tipico: il cibo è sempre fedele alla tradizione culinaria turca e greca, tante le verdure crude e cotte, carne di manzo, riso pilaf e cous cous; non manca ovviamente il pesce fresco e i frutti di mare, vera ricchezza blu della cucina mediterranea.
L’escursione prevede il pernottamento nella baia; dormire in nave per la prima volta può sembrare un’esperienza strana e a qualcuno potrebbe mettere un po’ d’ansia, ma non c’è nulla di cui preoccuparsi e dopo i primi momenti di assestamento si apprezza il dolce cullare delle onde, il rumore continuo del mare e la stupenda vista dell’alba al risveglio.
Le cabine sul caicco sono spartane ma dotate di tutti i comfort di una stanza di un bed&breakfast, con letto matrimoniale, armadio, specchio, servizi igienici e doccia, una particolarità molto importante: è severamente vietato gettare la carta igienica nel wc.
Giorno 5.
Mattinata dedicata al mare e al relax nella zona di Orhaniye famosa per la formazione marina naturale chiamata «Kiz Kumu» ovvero una sabbia rossastra che dona al mare e alla costa una sfumatura calda e inaspettata.
Nel pomeriggio visita a Selymie, un piccolo villaggio balneare dall'atmosfera accogliente e allegra, tra i vicoli e le case della città si respira ancora l'autenticità preservata dal turismo di massa.
Sul lungo mare si susseguono le terrazze dei caffè e dei ristoranti che servono pesce fresco e dal quale si possono ammirare splendidi paesaggi con le acque turchesi e le montagne circostanti che si tuffano nella baia.
Merita di partecipare al jeep safari nelle colline del villaggio per godere di splendi tramonti e una vista mozzafiato sulla baia.
Giorno 6.
Navigazione verso Dirsekbuku bay e giornata nella baia circondata dal verde smeraldo e dalle montagne.
Nel pomeriggio visita al piccolo porticciolo di Bozburun, un luogo tranquillo con ristoranti lungomare, alcuni negozi e tantissimi caicchi.
Il turismo in caicco sta godendo di nuova linfa vitale grazie a tanti visitatori europei, e non solo, che vogliono approfittare di vacanze economiche (€ 500,00 circa tour di una settimana) e alternative al turismo di massa; durante la crociera si può assaporare uno stile di vita più lento e rispettoso dei ritmi della natura, poiché l’imbarcazione segue le leggi del mare e ogni giornata di bel tempo è un vero e proprio regalo mentre le giornate di pioggia o mare grosso diventano un’occasione per rilassarsi e leggere un bel libro.
Giorno 7.
La nostra crociera si è conclusa con una puntata a Kadirga, cittadina portuale caratterizzata da una selva di case coloratissime e in stile europeo, una vera e propria mosca bianca nel panorama turco ma che comunque conserva il sapore e le tradizioni della migliore tradizione dell’Anatolia.
Inutile ribadire che il mare è bellissimo, con le acque turchesi e grotte sottomarine dal fascino senza tempo.
Come è fatto un caicco
Il caicco alla cabina è un'imbarcazione spaziosa e dispone di aree attrezzate sia all'interno che all'esterno.
Nella zona ombra a poppa ci sono dei lettini-sofà dove ci si può rilassare durante la giornata e un grande tavolo dove vengono serviti i pasti.
Nella «zona sole» a prua sono allestiti diversi lettini dove potersi stendere, rilassarsi e prendere il sole; su richiesta, la zona può essere coperta per ripararvi dal sole nelle ore più calde.
Al lato c'è la scaletta per scendere comodamente in acqua e la doccia esterna ad uso di tutti gli ospiti.
Nel salone interno c'è generalmente un secondo tavolo e il bar.
L’itinerario
Le rotte descritte sono indicative e soggette a condizioni meteo, traffico marittimo e decisioni delle autorità.
I capitani cercano di rispettare la rotta il più possibile, hanno però l’autorità a cambiare itinerario in qualsiasi momento della crociera e proporre una rotta alternativa quando le condizioni meteo (vento forte o mare mosso) non permettono la navigazione.
Le decisioni del capitano e delle autorità portuali sono finali, non sono sindacabili né soggette a rimborsi.
La vacanza in caicco è una vacanza adatta a tutti?
La crociera in caicco è un'esperienza fantastica ed è una vacanza meravigliosa, ma non è adatta proprio a tutti.
È importante tenere presente che il caicco è una barca e questo significa anche che offre spazi limitati per questo è importante sapersi un po’ adeguare e rispettare alcune regole semplici, ma importanti per garantire massima libertà e il rispetto di tutti.
La «formula cabin charter» è una proposta di vacanza che unisce persone che generalmente non si conoscono tra loro e proprio per questo motivo è necessario una buona dose di adattamento alle esigenze altrui.
In caicco aspettatevi tanti bagni, relax, sole, visite interessanti, belle serate al chiaro di luna; non potete però pretendere che l’equipaggio soddisfi ogni esigenza personale.
L'itinerario è definito dal capitano che conosce le zone di navigazione e i limiti della propria imbarcazione.
Il capitano è il responsabile dell'imbarcazione e dei passeggeri a bordo e le sue decisioni sono inderogabili.
In caicco si viaggia con altre persone che possono essere di diverse età, idee politiche e orientamenti religiosi.
È importante cercare di integrarsi nel gruppo, anche se non è necessario passare tutto il tempo insieme: se questo però accade spesso si creano dei legami di amicizia che durano nel tempo.
Nadia Clementi - [email protected]