La coppa al giovane Riccardo De Simone – Di Nadia Clementi
La coppa vinta dal giovane ambizioso coiffeur trentino Riccardo De Simone
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Un giovane coiffeur trentino sale sul podio dei «Campionati mondiali di taglio moda uomo 2018», organizzati a Bologna in occasione della Cosmoprof, la fiera internazionale più grande per acconciatori ed estetisti, classificandosi al secondo posto.
È successo a marzo scorso quando il titolare dell’atelier «Noi Parrucchieri» di Pergine, Alessandro Brandoni, ha avuto l’intuizione di iscrivere al concorso il suo giovane assistente. Un’idea che si è rivelata vincente portando il giovane sul secondo gradino del podio e il salone, co-gestito con la moglie Patrizia Tallo, nell’albo dei vincitori per le migliori acconciature al mondo.
Il giovane apprendista, Riccardo De Simone, è stato coinvolto da un’idea del titolare Brandoni, barbiere e acconciatore di trentennale esperienza che insieme alla moglie da lavoro a 6 persone nel proprio salone in via Baratieri a Pergine.
Anche per Bradoni la passione per questo lavoro iniziò nei panni di apprendista in un barber shop di Trento (che allora si chiamavano ancora barbieri, anni prima che scoppiasse la moda giovanile della barba folta e curata) e crebbe grazie all’incontro con Patrizia, che diventerà sua moglie e poi, nel 2011, collaboratrice con l’apertura di un unico salone che unisce esigenze maschili e femminili.
La partecipazione a questa edizione dei campionati parte dunque da Brandoni che decide fin da subito di inserire nell’ambizioso progetto anche i suoi due giovani collaboratori: Riccardo De Simone e Armando Tasin.
Un gesto non da poco quello di fare un passo indietro, pensando alla trentennale esperienza del coiffeur trentino, consegnando rasoio e responsabilità a un apprendista entrato in salone appena due anni fa: ma la fiducia, come abbiamo visto, ha dato i suoi frutti.
Il taglio proposto viene battezzato «7.0» in quanto le tecniche di esecuzione sono sette, derivate dai più aggiornati metodi di taglio di tutto il mondo: americana, inglese, olandese, tedesca e italiana.
Per motivi tecnici l’iscrizione e l’esecuzione del lavoro deve essere affidata ad un singolo, Brandoni opta dunque per Riccardo che ha la responsabilità di rappresentare il Salone a nome di tutti, seppure con la supervisione di Armando e l’esperienza di Brandoni alle spalle.
De Simone ha solo 22 anni, capelli estrosi, biondo platino e sparati all’insù, occhialoni alla moda e il piglio sicuro di chi è giovane e si trova tra le mani un’occasione unica.
Davanti a lui a Bologna ci sono molti giudici internazionali che avevano il compito di valutare il suo operato, e come presidente di giuria c’era Hiro, un vero guru del settore e fondatore di una nota catena di barber shop milanese.
Ai presenti, ai partecipanti e al pubblico, i giudici hanno ricordato di non aver scelto di premiare solo l’originalità, ma soprattutto le tecniche di esecuzione innovative e proprio per questo è risultato difficile per la giuria assegnare il primo premio, in bilico tra il salone di Pergine e uno di Milano.
Alla fine il giovane trentino si piazza secondo ma è comunque un grande successo e un enorme soddisfazione per tutto il team.
Brandoni e la moglie infatti sono dell’avviso che i collaboratori vadano stimolati e resi partecipi di tutte le iniziative prese in azienda: questo distingue un datore di lavoro che premia i giovani da chi invece li sfrutta e non li gratifica.
Oggi giorno per i ragazzi è sempre più difficile avere soddisfazioni dal lavoro e anche chi ottiene l’agognato contratto di lavoro spesso non vede uno stimolo, una crescita, una mano esperta che guida il proprio percorso verso la realizzazione.
Qui invece abbiamo un esempio (e siamo sicuri che ce ne sono tanti) di giovani con tanta voglia di fare, talento e passione che riescono ad incontrare sul proprio cammino lavorativo professionisti di lungo corso che hanno ancora voglia ed energia da investire su di loro.
Solo dalla sinergia tra le nuove risorse e l’esperienza dei senior può arrivare nuova linfa ad un mercato del lavoro altrimenti in agonia e che sempre di più ha bisogno di giovani imprenditori di se stessi.
Per questo salone infatti la coppa è di Riccardo ma la vittoria è di tutti: una squadra che ha dimostrato come con l’impegno e la fiducia si possano spingere i giovani a credere nelle proprie possibilità.
Nadia Clementi - [email protected]