L’ACNE è ancora molto diffusa tra i giovani – Di Nadia Clementi

Cause e trattamenti: Ne parliamo con il dermatologo dott. Franco Scardigli

>
L’acne è una delle malattie della pelle tra le più diffuse tra i giovani, si calcola infatti che ne sono affetti l’85% degli adolescenti.
Utilizzare il termine «malattia» per definire i brufoli e le macchie che compaiono sul volto dei giovanissimi potrà sembrare per molti esagerato, eccetto da chi ovviamente ne è colpito: questo disturbo infatti provoca un forte senso di disagio, inadeguatezza e può portare ad isolamento e calo dell’autostima, due tra le situazioni più temute dai giovani e che può sfociare anche in atti di bullismo.
Su questa condizione ci sono molto leggende che concorrono a rendere l’acne un tabù, e non solo per gli adolescenti, ma anche per gli adulti che soffrono di questo problema.
L’acne non è contagiosa: si tratta di un’infiammazione, che può essere anche grave.
L’acne puberale esordisce in un momento estremamente delicato della vita, quando avvengono radicali trasformazioni fisiologiche e corporee.
 
La nostra società non è sempre preparata nel rispettare o capire chi soffre di acne, specialmente quando si tratta dei più giovani; spesso siamo proprio noi adulti ad ignorare le richieste dei ragazzi, tendiamo a liquidare il problema come «causato dall’età, vedrai che poi ti passa», ignorando un disagio interiore che va inevitabilmente a riflettersi nella vita quotidiana e nelle relazioni sociali.
L’acne si manifesta sotto diverse forme e può colpire durante diverse fasi della vita.
Un problema complicato? Forse sì.
Un problema che va affrontato in maniera seria? Sicuramente, per le conseguenze che si porta dietro dal punto di vista estetico ma anche psicologico.
 Per fortuna per il problema dell'acne esistono oggi rimedi molto efficaci, a patto di mettersi nelle mani di uno specialista esperto e diffidando di prodotti e trattamenti miracolosi.
Di questo ne abbiamo parlato con il dott. Franco Scardigli dermatologo a Trento; ecco cosa ci ha detto a proposito.

 Chi è il dott. Franco Scardigli 
Nato a Mirano (Venezia), il 31 luglio 1952 - Residente a Trento.
Maturità scientifica nel 1971 a Mestre.
Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Padova, anno 1977.
Specializzazione in Dermatologia e Venereologia, Università di Ferrara, anno 1981.
Assistente e Aiuto Responsabile del reparto di Dermatologia dell’Ospedale S. Chiara di Trento dal 1979 al 1994.
Aiuto della Unità Operativa di Dermatologia dell’Ospedale S Maria del Carmine di Rovereto (Trento), dal 1994 al 2006.
Responsabile della Struttura Semplice di Allergologia presso la Unità Operativa di Dermatologia dell’Ospedale di Rovereto.
Dal 2006 libero professionista a Trento.
Presta servizio di consulenza dermatologica e chirurgica presso la Clinica Solatrix di Rovereto.

Quale la causa dell'acne negli adolescenti?
«La causa dell'acne è la iperproduzione di ormoni androgeni (il testosterone) che si verifica nella pubertà, sia nei maschi che nelle femmine. Questi ormoni stimolano le ghiandole sebacee, presenti nella pelle del viso e del tronco, ad una produzione esagerata di sebo, che depositandosi all’esterno dà luogo al fenomeno della pelle grassa.
«Quando alcune ghiandole si ostruiscono a causa di una iperproliferazione di cellule dell’epidermide, i cheratinociti, si crea un tappo, e quindi il contenuto della ghiandola non viene più smaltito all’esterno: si formano i comedoni, che possono essere aperti (i cosiddetti punti neri) o chiusi (punti bianchi), e colonizzati da un batterio, il Propionibacterium Acnis, importante nella evoluzione delle fasi successive.
«Si parla di acne comedonica, o non infiammatoria. A volte la ghiandola si rompe e il sebo si deposita nel derma, con formazione di papule, pustole o noduli. La presenza del batterio stimola una risposta infiammatoria, a volte molto intensa.
«Negli adolescenti possono coesistere quadri clinici misti, sia con comedoni che con papule , pustole e noduli.»
«L’impatto visivo è a volte devastante da un punto di vista psicologico, e può portare ad un senso di discriminazione, di bullismo, di difficoltà negli approcci sociali, creando così una situazione di stress che ha un’influenza sull’ evoluzione, e quindi sul peggioramento, dell’ acne.»
 
Anche gli adulti possono essere afflitti da questo problema? Le cause e i rimedi sono i medesimi?
«Ovviamente sì. Si tratta però di casi meno frequenti, ne soffrono quasi prevalentemente le donne, e spesso è una riaccensione o una riacutizzazione di un’acne preesistente in età giovanile.
«Le cause sono generalmente ormonali, situazioni di stress, e a volte alcuni farmaci. I trattamenti sono gli stessi dell’acne giovanile.»
 
Qual è l’identikit della persona soggetta ad acne? È prevalente nei maschi o nelle femmine? Ci sono differenze a seconda dello stile di vita o si tratta di genetica?
«Abbiamo già detto che colpisce l’85% dei teenagers: è piu comune tra i 16 e 20 anni, è più grave nei maschi alla pubertà, ma è più prevalente nelle ragazze prima della pubertà.
«È sicuramente genetica e lo stile di vita non incide.»
 
L'acne neonatale è collegata a quella che si manifesterà in età adulta?
«L’acne neonatale colpisce circa il 20% dei neonati, ed è sempre stata messa in relazione alla presenza di ormoni di derivazione materna.
«Da studi recenti sembra invece che sia dovuta ad una reazione infiammatoria verso alcuni microbi che colonizzano la pelle del neonato, quindi non c’è una correlazione con l’acne adolescenziale e adulta. La guarigione è completa in qualche settimana.»
 
Quanti tipi di acne esistono?
«Ci sono quadri a basso grado di gravità, l’acne comedonica, quadri di medio e alto grado di gravità, questi ultimi caratterizzati dalla presenza di un gran numero di lesioni infiammatorie , papule e pustole, e di noduli e cisti.»
 
L'acne comedonica, come si manifesta e come si cura?

«I tipici punti neri e bianchi sono la caratteristica di questa forma non grave di acne.»
«Va curata comunque, per impedire che si formino lesioni successive più gravi, con prodotti farmacologici topici (creme, gel) specifici, che favoriscono un peeling, cioè una esfoliazione della pelle, insieme a prodotti che bloccano la proliferazione dei cheratinociti, così da impedire l’ostruzione delle ghiandole sebacee.
«È importante sottolineare che gli effetti benefici di queste terapie si manifestano dopo molti mesi, questo bisogna spiegarlo bene ai ragazzi, che a volte tendono a non curarsi perché non vedono subito il miglioramento.»
 
Cerchiamo di sfatare alcuni miti: ormoni, alimentazione, pulizia, da cosa dipende veramente la guarigione da questo problema?
«Partiamo dalla pulizia: è dimostrato che non serve per la guarigione dell’acne, è sufficiente lavarsi un paio di volte, alla sera, prima dell’applicazione delle creme, e normalmente al mattino.
«Ci sono poi alcuni alimenti che sembrano condizionare l’evoluzione dell’acne: gli zuccheri e le proteine del latte. Studi recenti con discreta evidenza scientifica hanno dimostrato che cibi con alto indice glicemico e che un alto consumo di latte possono, in alcuni ragazzi, peggiorare l’acne.
«Per quanto riguarda gli ormoni bisogna dire che in alcuni casi, la terapia ormonale, nelle ragazze con problemi di esagerata produzione di androgeni che si protraggono dopo l’adolescenza, riveste un ruolo importante.
«Nella maggior parte dei casi però, gli ormoni si stabilizzano, e il fenomeno acne si spegne naturalmente.»
 
Come si può trattare l'acne in maniera efficace?
«Il trattamento di tipo tradizionale dell’acne può essere difficile e lungo. Accanto ai prodotti per uso esterno, sono efficaci alcuni tipi di antibiotici, i derivati della vitamina A, e nelle donne, le terapie ormonali.
«Ma, ripeto, ci vuole molta pazienza e accettazione, che però devono esser conquistati dallo specialista dermatologo, che deve spiegare bene le difficoltà, i tempi necessariamente lunghi e gli eventuali effetti collaterali, e deve vincere la resistenza dei ragazzi e convincerli alla necessità di trattamenti lunghi.»

Il laser.

«Accanto alle terapie tradizionali, il Laser o la Luce Pulsata Intensa rappresentano nuovi strumenti terapeutici in possesso del dermatologo, per la loro efficacia in casi di acne complicata o resistente alla farmaco-terapia tradizionale.
«Nella maggior parte dei casi, dopo alcune sedute, in genere se ne fanno 5 o 6, ogni 3 settimane, si raggiungono risultati eccellenti: (foto n 3) il quadro infiammatorio si spegne e le lesioni si riducono di intensità e di numero (foto n 4 e foto n 5).
«È di competenza esclusivamente dermatologica prescrivere altri trattamenti per il mantenimento dell’efficacia raggiunta o per aggiungere nuovi percorsi terapeutici.
«Con la Luce Pulsata si può effettuare anche la cosiddetta Terapia Fotodinamica tramite l’applicazione sulla cute di un prodotto fotosensibilizzante che permette una maggiore azione delle radiazioni luminose che inibiscono i processi infiammatori e infettivi che sono alla base dell’acne.
«Questo trattamento viene riservato per i casi di acne più grave e resistente (foto 6).»
  

Foto N. 3: prima e dopo.

Foto N. 4: prima e dopo.

Foto N. 5: prima e dopo.

Foto N. 6: prima e dopo.

L'intervento con il laser è doloroso ci sono controindicazioni?
«Non ci sono controindicazioni, durante la seduta c’è solo una sensazione di scottatura, che passa subito dopo.
«L'unico accorgimento è quello di evitare l’esposizione solare, ed è proprio per questo motivo che in estate si sconsigliano i trattamenti.»
 
Le cicatrici da acne, sono considerate un «ricordo» indelebile. È così, o si può fare qualcosa per eliminare o almeno attenuare queste cicatrici?
«Ci sono attualmente delle procedure con laser specifici, di nuova generazione, che favoriscono l’attenuazione delle cicatrici.»
 
Quando è bene rivolgersi allo specialista per affrontare il problema? E la risoluzione può essere rapida e duratura?
«Fin da subito. È importante accompagnare l’acne al normale spegnimento del quadro con terapie specifiche, che mantengano l’acne ad un livello di accettabilità, impedendo così la formazioni di cicatrici. La risoluzione è duratura, ma mai rapida.»
 
Quali consigli solitamente dà a chi ne è affetto in forma non grave per favorire la guarigione della pelle e combattere un eventuale peggioramento?
«Portare molta pazienza nel seguire i consigli del dermatologo, l’acne si cura con tutta una serie di prodotti specifici molto efficaci, ma un po’ impegnativi per la durata di diversi mesi, 5 o 6, in qualche caso di particolare resistenza bisogna cambiare farmaci, ma generalmente i risultati sono buoni.
 
Si può guarire completamente dall'acne?
«Certamente, ma come già detto, debbono esserci dei fattori concomitanti: trattamenti corretti e una buona compliance (accettazione e fiducia) del paziente »
 
Nadia Clementi – [email protected]
Franco Scardigli – [email protected] – http://www.dermolasertn.it