La Corte suprema di New Delhi esamina il ricorso dei Marò

Deve decidere se la corte del Kerala ha il diritto di processare i due connazionali militari Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

La Corte Suprema indiana di Nuova Delhi esamina da oggi il ricorso presentato dall'Italia per invalidare il processo contro i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori scambiandoli per pirati il 15 febbraio scorso.
Conosciamo i termini del problema. L’autorità giudiziaria del Kerala, secondo il diritto internazionale (riconosciuto anche dall’India), non ha il diritto di intervenire nella vicenda, ricordando che l'incidente è avvenuto in acque internazionali
 
«L’avvio della fase dibattimentale alla Corte Suprema di New Delhi – scrive il titolare della Farnesina, Giulio Terzi in una nota inviata alla stampa – è un passaggio importante per il caso dei nostri due militari Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, perché riguarda l'aspetto fondamentale della vicenda, cioè l'accertamento della competenza a giudicare i nostri uomini.
«Il Governo italiano – spiega Terzi – segue la questione con la massima attenzione, e continuerà a seguire tutte le fasi del procedimento in Corte Suprema, anche attraverso gli esperti italiani che affiancano il team di difesa dei nostri militari in India.
«La nostra posizione – continua la nota – è coerente con il principio che in questi mesi abbiamo ribadito con i nostri partner e in tutti i più importanti fora internazionali: la giurisdizione esclusiva è italiana, in quanto i fatti sono avvenuti fuori dalle acque territoriali indiane, su una nave battente bandiera italiana, su cui erano impegnati militari italiani che agivano come organi dello Stato, e quindi immuni dalla giurisdizione di altri Stati.»
 
Per la cronaca, la prima udienza è stata subito aggiornata.