Storie di donne, letteratura di genere/ 100 – Di Luciana Grillo
Alida Ardemagni, L’Italia delle donne – Un originale giro d’Italia al femminile
Titolo: L’Italia delle donne. Viaggio storico-geografico alla scoperta del lato femminile del nostro Paese
Autrice: Alida Ardemagni
Editore: Morellini, 2014
Pagine: 260, illustrate, brossura
Prezzo di copertina: € 17,90
Originale questo giro d’Italia al femminile, caratterizzato da citazioni storiche e informazioni turistiche, diviso in settori che comprendono le Sibille e le Sante, le Streghe e le Combattenti, le Aristocratiche e le Popolane, le Imprenditrici e le Letterate, le Artiste e le Scienziate, le Innamorate e le Cuoche…
Tutte le storie sono ambientate nei luoghi dove queste donne vissero: la Sibilla di Cuma è inserita nei Campi Flegrei, «ingresso agli Inferi… presso il lago d’Averno».
L’Ardemagni descrive l’antro della Sibilla, aggiunge informazioni di carattere storico e archeologico ed anche illustrazioni classiche, come la Sibilla dipinta da Michelangelo nella Cappella Sistina.
Così si procede di donna in donna e di luogo in luogo, dall’Etruria delle intraprendenti donne etrusche alla Calabria dove si apriva la grotta di Calipso, dal beneventano, luogo di streghe e di janare («figura caratteristica della civiltà contadina») che si davano «convegno sotto il noce di Benevento la notte del sabato» all’Alto Adige, in particolare alla Val Sarentino dove, secondo leggende antiche, si aggirava, insieme ad altre, la strega Pachlerzottl.
Con santa Caterina da Siena si torna in Toscana, con Ippolita di Carmignano si va a Napoli, nel Monastero di Santa Chiara, dove «iniziarono i lavori di trasformazione del chiostro trecentesco… sotto il badessato di Ippolita… in un clima religioso ormai piuttosto frivolo… Il grande chiostro… appare più un giardino di svago che un luogo dedicato alla meditazione… i quattro viali sono decorati con piastrelle maiolicate a smalti dai colori tenui dell’azzurro, del giallo, del verde, dell’arancio…»
E chi c’è stato lo conosce e non lo dimentica!
Le donne scelte dall’autrice attraversano i secoli, alcune sono assai lontane nel tempo da noi, altre nostre quasi contemporanee come ad esempio Maria Goretti – con ampi riferimenti a Nettuno e a Corinaldo, luogo natale della santa bambina. Incontriamo inoltre le brigantesse lucane e le patriote garibaldine, la «prima donna italiana a essere nominata senatore a vita», Camilla Ravera, al confino prima a Ponza e poi a Ventotene e la senatrice Merlin, originaria del Polesine.
Di tutti i luoghi, l’autrice racconta sommariamente storia e caratteristiche, dando informazioni di tipo turistico e citando siti web di riferimento.
Un capitolo a mio avviso particolarmente originale è quello dedicato alle «gattare» che in certi luoghi romani come Torre Argentina – già celebre e ricordata per l’uccisione di Giulio Cesare e per la presenza di Anna Magnani, – Piramide e Testaccio nutrono gatti citati anche da Walt Disney in un celebre film.
Mi piace concludere con un breve riferimento alle donne innamorate: tra le altre ci sono due Giulietta, la famosa giovanetta veronese suicida per amore, e la Masina, moglie e musa di Federico Fellini.
Tanto Verona quanto Rimini sono sinteticamente descritte, dalla cosiddetta casa di Giulietta, visitata da tutti i turisti che arrivano a Verona, al Cimitero Monumentale di Rimini, dove una grande scultura di Arnaldo Pomodoro ricorda Federico, Giulietta e il loro figlioletto.
L’Ardemagni, alla fine del suo ponderoso e intrigante lavoro, fornisce anche un accurato elenco di musei, case, archivi, biblioteche e librerie delle donne e per le donne.
A noi trentini interessa in special modo il Museo Montagna Donna realizzato nel 2008 a Olle, in Valsugana.
E, per chi voglia saperne di più, o compra il libro, o clicca su www.valsugana.info / www.valsuganacultura.it / www.visittrentino.it
Luciana Grillo
(Precedenti recensioni)