Al Sociale di Trento l’ultimo appuntamento di Indanza.21
«Soirée Russe»: titoli intramontabili per celebrare l’indissolubile binomio tra danza e musica
Foto © Fabrizio Costantini.
L’ultimo appuntamento della Stagione InDanza.21 del Centro Servizi Culturali S. Chiara (curata dal direttore artistico Renato Zanella) è un’immersione nelle affascinanti atmosfere dei Ballets Russes di inizio Novecento, omaggio a Igor Stravinskij e Claude Debussy nonché alla felice collaborazione tra arti.
In Soirée Russe, danzatori, musicisti e coreografi di fama internazionale rievocano una delle pagine più significative della storia della danza con riscritture in chiave contemporanea di opere fondanti dell’avventura di Sergei Diaghilev e della sua troupe.
Nel corso della serata in programma al Teatro Sociale di Trento il 12 dicembre (ore 20.30) le riscritture de L’Uccello di Fuoco, La Sagra della primavera, Pulcinella di Stravinsky e dell’Après-midi d’un faune di Debussy ideate rispettivamente da Marco Goecke, Uwe Scholz, Sasha Riva e Simone Repele, Amedeo Amodio.
Ospite d’eccezione il Principal dancer del Wiener Staatsballet Davide Dato nella Sagra di Scholz.
Apre la serata «L’Uccello di Fuoco» di Marco Goecke, titolo commissionato da Diaghilev a Igor Stravinsky e Mikhail Fokin nel 1910.
Ispirato a una fiaba del folklore russo, L’Uccello di fuoco metteva in scena il contrasto tra il bene e il male e l’apparizione del meraviglioso uccello di fuoco.
La rivisitazione dell’acclamato coreografo tedesco Marco Goecke, attuale direttore del Balletto dell’Opera di Hannover e coreografo associato della Gauthier Dance, è un duetto nel quale il conflitto si traduce in un timido incontro tra due esseri di diversa natura, «un uccello che danza e una persona che vola».
Interpreti del linguaggio vibrante ed essenziale di Goecke i danzatori Sasha Riva e Simone Repele accompagnati a quattro mani al pianoforte da Marcos Madrigal e Alessandro Stella.
Segue un altro duetto con Susanna Elviretti e Mattia Tortora interpreti del «Prélude à l’après-midi d’un faune» di Amedeo Amodio, creato nel 1972 dall’originale di Vaslav Nijinsky del 1912.
In un tardo pomeriggio estivo, un Fauno si risveglia e, insieme a lui, tutti i sensi del suo corpo sulla musica di Debussy per pianoforte (Alessandro Stella) e flauto (Massimo Mercelli).
Il terzo brano della serata è Suite italienne (2020) di e con Sasha Riva e Simone Repele dal Pulcinella di Stravinskij, il «Ballet avec chant» composto a partire dalle pagine incompiute di Giovanni Battista Pergolesi.
«Suite Italienne» pone al centro l’immortale maschera della Commedia dell’Arte Pulcinella, furbescamente ingenua e innocentemente scaltra.
Riva e Repele, qui anche in veste di coreografi, sono partiti dalle origini della maschera per svelarne tutte le sfaccettature nel tramite del movimento in sette quadri.
Il costume di Pulcinella è stato realizzato a partire dal bozzetto originale di Picasso da Anna Biagiotti.
Chiusura con la versione in assolo de La Sagra della Primavera coreografata da Uwe Scholz e interpretata a Trento dall’étoile del Wiener Staatsballett Davide Dato.
La creazione originale del 1913 portava in scena un rito pagano di fertilità che si chiudeva con il sacrificio di una giovane.
La celebre rilettura di Uwe Scholz, già direttore del Balletto di Zurigo e del Balletto di Lipsia scomparso prematuramente nel 2004, nasce sulla trascrizione di Stravinsky per pianoforte solo (interpretata a quattro mani da Marcos Madrigal e Alessandro Stella) e trasla quel rito pagano nel vissuto di un danzatore delineando un viaggio intimo dagli accenti inquieti tra solitudine, conflitto, voglia di riscatto e devozione alla danza.
Solo l’autorità e il carisma di un grande interprete come Davide Dato può restituire appieno questa partitura di trenta minuti di salti e tormenti.
Biglietti e modalità di ingresso
Biglietti disponibili ad un costo tra i 9 e i 25 euro, acquistabili presso la biglietteria del Teatro Auditorium (lun-sab, 10-13, 15-19), presso le Casse Rurali e online su www.primiallaprima.it
Si ricorda che, in ottemperanza al Decreto-Legge 26 novembre 2021, n.172, art. 5 e art. 6, a partire dal 6 dicembre p.v. e fino al 15 gennaio 2022, per accedere a tutte le attività spettacolari e museali organizzate all’interno degli spazi in gestione dell’Ente è obbligatorio essere muniti del Green Pass rafforzato.
La richiesta di certificazione verde non verrà applicata ai minori di 12 anni o agli esenti dalla campagna vaccinale.
Per i bambini da 0 a 6 anni l’ingresso è consentito senza mascherina, dai 6 ai 12 anni è necessaria solamente la mascherina, mentre dai 12 anni in su è obbligatorio esibire Green pass rafforzato e indossare la mascherina chirurgica (o superiore). Non sono ammesse le mascherine di comunità.
La certificazione verrà controllata dal personale addetto al momento dell’ingresso. In caso di indisponibilità del Green pass rafforzato non sarà possibile accedere agli spazi.