I metalmeccanici trentini approvano il nuovo contratto

Via libera alla bozza di accordo nazionale siglata unitariamente da Fiom Fim Uil

Con 2131 sì, 531 no, 64 schede bianche e 21 nulle i metalmeccanici trentini hanno approvato il nuovo contratto nazionale di settore.
L'intesa siglata unitariamente da Fiom Fim e Uil il 26 novembre scorso è stata approvata con oltre l'80 per cento dei voti favorevoli anche a livello nazionale.
«Siamo soddisfatti per l'esito del referendum – ammettono i tre segretari di Fiom Fim Uilm del Trentino, Manuela Terragnolo, Luciano Remorini e Luciano Attanasio. – E' stato un importante passaggio di democrazia, che ha messo al centro il valore delle decisioni dei lavoratori. E' importante che si riconosca, e per la prima volta lo hanno fatto anche le imprese, il diritto dei lavoratori di esprimersi sul loro contratto.»
Il nuovo contratto riconosce per tutti i lavoratori il recupero dell'inflazione al 100% a consuntivo. Da marzo 2017 tutti i metalmeccanici avranno un'una tantum di 80 euro.
 
Si punta anche su welfare aziendale, previdenza complementare e sanità integrativa.
Per quanto riguarda il welfare ad ogni lavoratore viene riconosciuto un aumento nel triennio di 450 euro, 100 euro a giugno 2017, 150 euro a giugno 2018, 200 euro a giugno 2019.
Aumenta il contributo a carico dell'azienda per la previdenza complementare per tutti quei lavoratori e lavoratrici che sono inscritti ad un fondo pensione chiuso.
Da ottobre, inoltre, tutti i lavoratori verranno iscritti, a carico dei datori di lavoro, ad un fondo sanitario integrativo che coprirà anche i familiari a carico.
E' stato previsto uno stanziamento per lavoratore di 156 euro l'anno.
Infine viene riconosciuto a tutti il diritto a 3 giorni di formazione nel triennio.
Il nuovo contratto avrà valenza fino al 31 dicembre 2019 e varrà per un milione e 100mila tute blu in tutta Italia.