Tre pullman per 150 Trentini in visita ai cimiteri della Galizia
Nella sola Galizia occidentale, oltre 400 i cimiteri ospitano tanti concittadini caduti nella Grande Guerra
Sono oltre 150 i trentini che hanno
dato la propria adesione al viaggio della memoria per visitare i
cimiteri austro-ungarici dell'ex Galizia, promosso dall'Assessorato
alla Cultura della Provincia autonoma di Trento con il supporto
storico del Museo storico italiano della Guerra di Rovereto e con
la collaborazione della Croce Nera austriaca.
Per motivi organizzativi, nonostante le molte richieste tuttora in
corso, il numero dei partecipanti è stato contenuto in tre
pullman.
Il viaggio della memoria inizierà il 16 maggio e si concluderà il
23, otto giorni densi di appuntamenti fra Polonia e Ucraina,
assieme agli esperti del Museo di Rovereto per ritrovare i luoghi
dove sono sepolti molti trentini.
Nella sola Galizia occidentale furono infatti oltre 400 i cimiteri
monumentali realizzati in un territorio di circa 10.000 kmq dal
dipartimento per le sepolture di guerra, costituito a Vienna nel
1915 presso il Ministero della Guerra.
Difficile risulta quindi oggi - ancor più nell'area orientale dove
il regime cancellò molte testimonianze - ritrovare tutti i luoghi
di sepoltura e di memoria, situati spesso in luoghi isolati e ardui
da raggiungere.
Per questo il programma potrà subire alcuni leggeri aggiustamenti,
soprattutto in Ucraina.
Sono previste visite ai cimiteri di Brzesko, Zakliczyn, Janowice,
Lubcza Szczepanowska, Gorlice, Sekowa e Magóra Malastowska. Ci sarà
spazio anche per una breve commemorazione a Przemysl, sulla riva
del fiume San, dove morirono molti soldati austro-ungarici durante
la ritirata dell'autunno del 1914 nel tentativo di guadare il corso
d'acqua.
Culmine dell'iniziativa sarà la cerimonia al cimitero monumentale
di Hujcze, in Ucraina, ritrovato nel 1994 grazie all'impegno della
Croce Nera.
Il cimitero era completamente in rovina, dopo un primo intervento
di ricostruzione, il cimitero è stato riaperto nel 1996,
l'intervento di restauro si sta concludendo in questi giorni; vi
riposano circa 800 caduti austro-ungarici e 300 soldati russi.
Nella solenne commemorazione in programma sabato 7 maggio, verrà
benedetto il nuovo monumento ai caduti trentini con le targhe
ricordo in lingua italiana, tedesca e ucraina e deposta una corona
ai monumenti dei caduti trentini, tirolesi e russi; interverranno
le autorità ucraine, l'assessore Franco Panizza, il presidente
della Croce Nera austriaca Heinrich Schöll, il Console onorario
d'Italia a Leopoli Gianluca Sardelli, il presidente del Museo
Storico della Guerra Alberto Miorandi e altre autorità
militari.
In programma anche una visita alla locale scuola e una rievocazione
dei ragazzi delle vicende legate alla prima guerra mondiale con
consegna del «Pane della pace».
Nel corso del viaggio verrà inoltre distribuito un opuscolo
illustrativo e saranno proiettati filmati di guerra; inoltre è già
in fase di progettazione, una pubblicazione dedicati ai cimiteri
della Galizia in cui sono sepolti soldati trentini, coordinata
dalla Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con il Centro
Studi del Primiero, che ha già prodotto alcuni lavori
sull'argomento, e con il Museo della Guerra di Rovereto.
Scheda: informazioni per il viaggio |
La regione della Galizia, oggi
suddivisa fra Polonia e Ucraina, prima dello scoppio della prima
guerra mondiale era un vasto possedimento della Corona austriaca ai
confini nord-orientali dell'Impero. |