Esposizione di 20 artisti e asta benefica – Di Daniela Larentis
«Nel respiro dell’arte»: una mostra curata dall’artista Aldo Pancheri in cui l’amore per l’arte sposa la solidarietà a sostegno dei pazienti con fibrosi cistica
Aldo Pancheri, «Nell'oscurità della notte», 2016, acrilico, pastello, pasta acrilica e timbri su tela.
«Nel respiro dell’arte» è il titolo della mostra inaugurata lo scorso 23 giugno a Torre Mirana, Sala Thun, Trento, le cui opere saranno esposte dal 5 luglio 2016 presso il Grand Hotel Trento, in Via Alfieri 1 a Trento, in occasione di un’asta benefica che si terrà alle ore 18.00.
I proventi saranno devoluti alla Lega Italiana Fibrosi Cistica Trentino onlus, la cui Presidente è Angela Trenti. Si tratta di una malattia di cui si è occupata la collega Nadia Clementi in un esaustivo articolo del 13 febbraio scorso (vedi).
http://www.ladigetto.it/permalink/51433.html
È la stessa Trenti che nel catalogo che accompagna la prestigiosa esposizione sottolinea: «Desidero esprimere il ringraziamento più sincero, mio personale, dei pazienti e dei loro familiari che rappresento, a tutti gli Artisti che hanno donato con molta generosità le loro opere in favore della Lega Italiana Fibrosi Cistica Trentino onlus.
«Un ringraziamento particolare lo voglio fare all’artista Aldo Pancheri, che ha curato nei dettagli la mostra e mi ha aiutato molto nella realizzazione di questo importante evento ed un ringraziamento caloroso anche al dott. Paolo Pancheri che ha seguito i pazienti trentini con fibrosi cistica dal 1975 al 2000!»
La mostra vede coinvolti una ventina di noti artisti e precisamente: Olga Bardina, Matteo Boato, Adalberto Borioli, Mauro Cappelletti, Silvio Cattani, Franco Chiarani, Roberto Codroico, Livio Conta, Elena Fia Fozzer, Ivo Fruet, Alessandro Goio, Paola Grott, Rudolf Haas, Bruno Lucchi, Shuhei Matsuyama, Giuliano Orsingher, Aldo Pancheri, Gianni Pellegrini, Paolo Tomio, Pietro Verdini.
Scrive nella prefazione in catalogo Aldo Pancheri: «Una considerazione attribuita a Wolfgang Goethe Un’opera d’arte è composta da 90 parti di inspirazione e da 10 parti di ispirazione è significante non solo per questa esposizione ma è alla base di ogni attività artistica e della vita umana stessa».
«Se non riusciamo ad avere in partenza ciò che a tutti dovrebbe essere dato, ovvero la salute, l’uomo con le proprie facoltà intellettive ha il dovere di ricostruire ciò che la natura ha erroneamente negato.»
«La ricerca scientifica ha fatto grandi progressi per fortuna, oltre che per inventare armi di distruzione, anche per appianare al massimo questo errore di partenza, tanto che una vita degna di essere vissuta si è enormemente prolungata nel tempo».
Il curatore dell’evento sottolinea poi quanto gli artisti abbiano da sempre contribuito con generosità e con gioia all’aiuto finanziario per la ricerca scientifica con la donazione, anche di una piccola parte del proprio lavoro.
«Le opere esposte – spiega – non vogliono avere una coerenza di percorso e nemmeno cronologica, ogni artista ha donato un’opera da lui stesso ritenuta significativa nella propria produzione tanto che alcune sono già riprodotte in precedenti cataloghi.
«Vi è la possibilità, non solo dei visitatori dell’esposizione, ma anche per tutti coloro che desiderano partecipare attivamente, dell’acquisto di un’opera o spendersi nel migliore dei modi per evidenziare la particolare finalità benefica di questa Onlus.»
«Le opere proposte variano moltissimo – continua il curatore – in quanto sono prodotto di diverse personalità e comunque dei professionisti nel mondo dell’arte che godono di buona fama non solo nella regione Trentino - Alto Adige, ma anche, alcuni, a livello internazionale.
«Nei nostri giorni, in cui tutto ha raggiunto un immenso sviluppo, l’arte naturalmente partecipa di questa condizione.
«Per un fruitore, un’opera analitica può avere un grande significato, per un altro può non dare nessuna emozione.
«Lo stesso vale per le opere figurative, astratte o concettuali».
Come osserva Aldo Pancheri, in una collettiva con questa particolare finalità è anche possibile trovare opere non solo diversissime fra di loro, ma, in particolar modo, dei lavori tecnicamente diversi, che comprendono i modi espressivi della pittura, le nuove tecniche digitali e multimediali, la fotografia, la scultura e la ceramica.
L’asta è un’occasione unica per gli amanti dell’arte, i quali non solo potranno acquistare un’opera, ma con il loro gesto daranno un contributo concreto a questa giusta causa.
Daniela Larentis – [email protected]