La Grecia ha approvato il piano di austerità voluto dall’Europa
In tutto il Paese si sono mobilitate 120.000 persone che hanno scatenato una vera e propria guerriglia
Alla fine, il parlamento greco ha approvato le misure richieste dall’Unione Europea, dalla BCE e dal FMI in cambio dei 130 miliardi necessari per scongiurare il default del Paese e la conseguente uscita dall’Euro.
Ci sono volute dieci ore di duro dibattito alla Camera, con dimissioni di ministri e violente discussioni, prima di giungere alla sofferta decisione .
Mentre il parlamento discuteva l’ordine del giorno, ma anche dopo, sulla piazza si scatenava la guerriglia in un’atmosfera di rivolta popolare.
Si calcola che siano stati 100.000 i dimostranti nella sola Atene.
Sono esplose centinaia bombe carta e bombe molotov. Sono state date alle fiamme banche, negozi e una ventina di edifici.
La polizia greca si è comportata con grande responsabilità, reagendo solo sulla difensiva e non per contrattaccare i rivoltosi.
A tarda notte, si contavano una sessantina di feriti, due terzi dei quali poliziotti. Ma è sempre così, perché difficilmente i dimostranti ricorrono alle cure dei sanitari per evitare l’arresto.
Gli arrestati sul campo sono stati 22.
Anche in questa occasione è stato Internet il collante della rivolta. In particolare Twitter è stato il collegamento tra le varie città e isole per protestare insieme contro il Parlamento affinché non procedesse all’approvazione delle misure anti crisi.
Ci sono state rivolte anche a Creta, a Salonicco e nella vicina Corfù.
Ai 100.000 di Atene si sono unite così altre 20.000 persone, anch’esse scatenate contro le forze dell’ordine.