Carburanti, arriva il prezzo medio nazionale
Un decreto obbliga i gestori a esporre il prezzo medio nazionale a fianco di quello proposto – In autostrada tetto ai prezzi
Le stazioni di servizio dovranno esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti, che verrà elaborato ogni giorno dal Ministero dell'Ambiente, a fianco di quello proposto dal gestore.
Previste sanzioni in caso di violazioni, mentre la recidività potrebbe portare fino alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta giorni.
È la novità principale del decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 10 gennaio scorso per arginare l'ondata di rincari partita da inizio anno.
Sulla rete autostradale, inoltre, gli esercenti dovranno applicare prezzi di vendita non superiori a una percentuale del prezzo medio giornaliero che verrà determinata da una apposita norma.
Rinnovata per tutto il 2023, infine, la possibilità per i datori di lavoro di concedere ai dipendenti buoni benzina per un valore massimo di 200 euro.
Per quanto riguarda le accise, a seguito dell'annuncio della serrata da parte dei gestori, il Governo si è detto pronto a intervenire quando ci saranno maggiori incassi dall'Iva.
I gestori degli impianti dei carburanti hanno congelato lo sciopero fissato per il 25 e 26 gennaio dopo l'incontro con il Governo a Palazzo Chigi, definito proficuo.
«Lo sciopero è congelato. Siamo in attesa di capire quando il Governo ci convocherà. Hanno promesso nei prossimi giorni», – ha spiegato al termine il presidente della Figisc, Bruno Bearzi. – Il Governo ha messo sul tavolo il fatto che la bozza del decreto trasparenza sui prezzi che girava non è definitiva.
«Ci riserviamo di valutare. I rapporti con il Governo si sono tranquillizzati e abbiamo preso atto entrambi che ci sono state delle situazioni di non comprensione reciproca.
«C'è ora la massima collaborazione. Cercheremo di rendere positivo questo prossimo incontro.»