Sait e Famiglie Cooperative a confronto per migliorare

L’esperienza del comandante delle Frecce Tricolori Massimo Tammaro

La mission l’ha tracciata ieri il consigliere commerciale per l’alimentare di Coop Italia Alberto Fiamminghi: rilanciando un nuovo patto con l’agricoltura italiana per valorizzare i prodotti del territorio, egli ha affermato che la Coop «produce dove è possibile, nel rispetto dei valori cooperativi, al prezzo più equo».
Che non significa più basso in assoluto: contano il rispetto dell’ambiente, la sicurezza alimentare, la salubrità e la giusta remunerazione dei produttori.
 
Questa è una linea che può essere più forte della crisi.
A patto che tutti ci credano, e che l’intero sistema della cooperazione di consumo trentina lavori in squadra su questo obiettivo.
 
Il presidente di Sait Renato Dalpalù, aprendo stamani la seconda giornata di convegno, ha dato la scossa ai presidenti e direttori delle Famiglie Cooperative che lo ascoltavano centrando il tema su un’unica parola: la fiducia.
«E’ importante che ognuno faccia il proprio lavoro fidandosi della squadra – ha detto Dalpalù -. Occorre avviare un confronto serrato sulle possibili azioni di miglioramento, stimolo positivo per la crescita. Un cambio di marcia che ci faccia affrontare e superare la crisi uniti e concentrati su un progetto comune.»
 
Quasi una sorta di «seconda puntata» dopo l’assemblea straordinaria dello scorso anno che aveva modificato lo Statuto sociale per consolidare la partecipazione dei soci all’interno del consorzio.
Per rafforzare il concetto, oggi è intervenuto l’ex comandante delle Frecce Tricolori  Massimo Tammaro.
Uno che sulla fiducia negli altri, oltre che competenza tecnica, è abituato a scommetterci addirittura la vita.
 
In quei casi diventano fondamentali i valori e le persone.
Per avere fiducia in una persona non serve pensarla allo stesso modo, ma occorrono soprattutto lealtà e trasparenza.
Ogni persona è uguale all’altra, ma cambiano però i ruoli.
 
Ognuno è chiamato a fare la propria parte interpretando al meglio il proprio ruolo, senza sconfinamenti ma portando un contributo positivo a tutta la squadra. In questa chiave, la diversità va considerata una ricchezza.
Una esperienza estrema, quella delle Frecce Tricolori, che però può essere «esportata» pari pari in qualsiasi impresa o sistema di imprese.
 
Da qui lo spunto per rafforzare lo spirito di squadra dentro il sistema della cooperazione di consumo
Le prime indicazioni operative sono venute dai focus group coordinati dallo psicologo e «mental trainer» delle Frecce Tricolori, Leonardo Milani, i cui risultati saranno presentati domani.
 
Tra le prime azioni proposte dalle Famiglie Cooperative al Sait: migliorare la formazione ai dipendenti nell’approccio con i clienti, valorizzare maggiormente i prodotti locali, e mirare la Carta in Cooperazione alla identità e appartenenza cooperativa.
C’è anche una proposta figlia della crisi: fidelizzare i clienti con buoni spesa carburante.
 
Domani si parla di futuro, con interventi della docente Alessandra Smerilli della Cattolica di Milano, Mariapietra Italiano di Luxottica, Diego Schelfi presidente della Cooperazione Trentina.
Conclusioni di Renato Dalpalù.