Monti in Israele, favorevole ai due stati liberi e indipendenti

Riportando anche in questo la voce della Comunità Europea, condanna l’armamento atomico dell’Iran

Il presidente Monti è stato in vista dei palestinesi e degli israeliani.
Essendo Pasqua, ne ha approfittato per andare insieme con la moglie al Santo sepolcro.
Ma, al di là dalle sue sensibilità religiose («È stata un’emozione intensa»), va segnalato che il nostro Presidente si è adoperato per portare avanti il concetti europei dei sue stati liberi e indipendenti.
 
Ha incontrato il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
Poi, a Ramallah, ha incontrato il presidente Abu Mazen.
Al centro dei colloqui, la necessità di uno stato libero e indipendente per i palestinesi e lo stop alla colonizzazione israeliana nei territori occupati .
 
A latere dell’incontro, va annotato un particolare.
Il presidente Monti ha espresso la propria contrarietà (e quella dell’Europa) all’atomica Iraniana, quale pericolo diretto e immediato nei confronti dello Stato Israeliano.
Dall’altra, singolare coincidenza, lo stato di Israele ha definito il nobel Günter Grass «Persona non gradita» perché ha criticato la potenza nucleare israeliana.
Il poeta tedesco, che di fatto ora non potrà recarsi in Israele, ha detto di averlo detto «con il poco inchiostro che gli è rimasto».
Grass non ha mai negato di aver fatto parte delle SS.