Una nuova rubrica dedicata al centenario della Grande Guerra

Per oltre 80 anni è stato imposto il silenzio alla verità storica sulla sofferenza del Trentino, ora è giunto il momento di ricordare

L’anno prossimo inizieranno le commemorazioni legate al centenario della Prima Guerra Mondiale, l’evento bellico che più è costato in termini di vite umane al trentino: 11.400 su una popolazione di 250.000 anime.
Il nostro giornale ha già ricordato gli eventi principali della Grande Guerra in occasione del 90esimo anniversario, e tramite questo link si può accedere alle Pagine di Storia che raccolgono i nostri articoli.
Ma desideriamo porre l’ accento su un avvenimento in particolare che rappresenta indubbiamente una pietra miliare nelle celebrazioni del centenario.
 
A fine gennaio 2010 vennero esposti i nomi dei caduti in un impressionante memoriale intitolato «Nel cuore nessuna croce manca».
Venne allestito nella sala grande della Regione e noi pubblicammo alcuni articoli che suggeriamo di leggere accanto alle belle parole che scriverà il nostro Alberto Pattini nel prossimo articolo in occasione del 3 novembre.
Li troviamo cliccando i link N. 1N. 2N. 3N. 4N. 5.
Quel memoriale giace ora in un magazzino della Provincia perché nessuno è riuscito a trovare una location, neanche Panizza...
È ben vero che venne fatto in materiale deperibile, ma ci sembrerebbe giusto che in occasione del centenario della Grande Guerra venisse ripristinato per consentire ai Trentini e alla gente che verrà a visitare i luoghi della memoria di rivolgere un pensiero ad ognuno di quegli 11.400 ragazzi che andarono a combattere contro un nemico che non potevano odiare perché non lo conoscevano.
 
Infine, suggeriamo di leggere un altro pezzo pubblicato da noi, quello che riporta la storia di Severino Postal, uno dei 2.500 Trentini dimenticati dalla storia (vedi).
Sono quelli che vennero fatti prigionieri dai russi e tornarono a casa dopo aver attraversato la Siberia, l’Oceano Pacifico, l’America del Nord, l’Oceano Atlantico e il Mar Mediterraneo, prima di tornare a casa, a riveder le stelle.
Vennero dimenticati, come tutti gli altri.
 
Man mano che si susseguiranno gli eventi che sconvolsero il mondo e in particolare il Trentino, provvederemo a ricordarli.
 
G. de Mozzi