Consiglio Esteri UE: «C’è minaccia seria terroristica all’Europa»
Si stima ci siano tra i tremila e i cinquemila «foreign fighters» in Europa, ma tutti sono d'accordo: il problema non è Schengen
Dalla riunione è emersa la conferma della minaccia terroristica all'insieme dei paesi europei: si stima ci siano tra i tremila e i cinquemila «foreign fighters» in Europa.
Lo ha detto il Ministro Paolo Gentiloni, al termine del Consiglio Esteri Ue.
Gentiloni ha aggiunto che si sta pensando «all'istituzione di attaché per la sicurezza nelle delegazioni Ue dei Paesi a rischio, oltre a un portavoce permanente arabo nel team del Servizio Esteri della Commissione». «Inoltre – ha sottolineato il Ministro – è stato sollecitato lo sblocco della direttiva sul “Passenger Name Record”, ferma al Parlamento europeo.»
«Essa non provoca un attentato mortale alla nostra privacy – ha detto, – ma è fondamentale per l'individuazione della minaccia terroristica.»
Tutti d'accordo: il problema non è Schengen
«È emersa la posizione condivisa unanimemente che il problema non è Schengen. Un trattato che nessuno discute, – ha detto il Ministro. – Invece, bisogna rafforzare i controlli alle frontiere esterne europee: non è limitando il diritto di circolazione che si combatte il terrorismo.»